Mensa scolastica al via dal 30 ottobre.
Il servizio di refezione nelle scuole dell’infanzia e primaria è stato affidato (provvisoriamente sino al 22 dicembre, in attesa che venga ultimata la procedura relativa alla gara pubblica per l’affidamento del servizio, bandita il 24 ottobre) alla Pastore srl di Casamassima, la stessa ditta che ha servito i pasti durante lo scorso anno scolastico.
In aumento, rispetto al 2013/14, il numero delle sezioni interessate: una in più, da 43 a 44, nella scuola dell’infanzia (14 al 1° C.D. “Fornelli”, 5 all’I.C. “Cassano-De Renzio”, 3 all’I.C. “Sylos”, 7 all’I.C. “Caiati-Rogadeo”, 9 all’I.C. “Modugno-Rutigliano”, 3 all’I.C. “don Tonino Bello” di Palombaio e 3 all’I.C. “don Tonino Bello” di Mariotto); ben nove in più, da 10 a 19, nella scuola primaria, dopo la positiva sperimentazione dello scorso anno, per le classi del “tempo pieno” (6 al 1° C.D. “Fornelli”, 3 all’I.C. “Sylos”, 1 al plesso di via Abbaticchio dell’I.C. “Caiati-Rogadeo”e 9 al plesso di via Amendolagine dell’I.C. “Modugno-Rutigliano”).
Nei primi giorni la mensa non partirà a Palombaio: al plesso “Montessori” dell’I.C. don Tonino Bello, infatti, sono in corso necessari lavori strutturali e, pertanto, la refezione sarà avviata non appena l’Ufficio Tecnico comunale avrà terminato gli interventi.
Restano invariati i costi del ticket che le famiglie, in base al proprio reddito, verseranno quale contributo al servizio: nella scuola dell’infanzia per ogni pasto si pagherà un buono compreso tra 0,40 (contributo del 10% per la 1a fascia con ISEE sino a 500 euro di reddito 2013) e 3,84 euro (contributo del 95% per la 10a fascia con ISEE superiore a 35mila euro); nella scuola primaria il ticket avrà un costo compreso tra 0,44 (1a fascia) e 4,26 euro (10a fascia).
Confermate anche le misure di riduzione e di esonero dal contributo, introdotte dalla Giunta comunale nel 2013: il costo del singolo buono-pasto sarà scontato del 15% per il secondogenito nel caso di due figli che usufruiscano del servizio di refezione; la riduzione sarà del 30% per il terzogenito e successivi nel caso di tre o più figli che frequentino contemporaneamente la mensa. Nessun costo, inoltre, a carico delle famiglie in stato di particolare difficoltà economica, che dovrà essere accertato dal Settore Servizi sociali. L’esonero dal pagamento del buono-pasto, infine, è previsto per i figli dei beneficiari del progetto S.P.R.A.R. (Sistema nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
La mensa sarà attiva dal lunedì al venerdì, nei giorni previsti dal calendario scolastico, dalle 12 alle 13.
L’assessore alla pubblica istruzione, Vito Masciale, sottolinea che “il servizio mensa è molto atteso e richiesto dalle famiglie, contribuendo al miglioramento delle opportunità educativo-sociali dei propri figli, ed è per questo che rientra tra le priorità dell’Amministrazione comunale”.
“I nostri sforzi – aggiunge Masciale – sono premiati dai risultati e dall’attenzione che le Istituzioni provinciali e regionali ci stanno riservando, dal momento che quest’anno tutte le richieste di attivazione del tempo pieno, da noi proposte su sollecitazione dei genitori, sono state concesse, facendo registrare per Bitonto il maggior numero di attivazioni nella provincia di Bari. Per noi, inoltre, è motivo di soddisfazione aver determinato – grazie all’incremento del numero di classi destinatarie della mensa, in particolare nella scuola primaria, – un aumento degli addetti (operatori e ausiliari) impiegati nel servizio (42 nella scuola dell’infanzia e 14 nella scuola primaria), nonché aver dato la possibilità di rientrare in servizio nelle scuole bitontine a numerose unità di personale docente e non docente”.