Le immagini di copertina che ben ci preparano all’immancabile appuntamento con le Feste patronali (si parte il 20 maggio e si finisce il 28) sono tre cartoline, che saranno distribuite durante tutti i giorni della manifestazione dietro donazione. La prima raffigura in primo piano la statua della nostra patrona, l’Immacolata Concezione, in tutta la sua bellezza e maestosità.
La seconda immortala quello che, secondo un mix di leggenda e tradizione, accade la mattina del 26 maggio 1734: l’apparizione al generale Montemar, pronto a mettere a ferro e fuoco la città.
La terza raccoglie una serie di affreschi sulla Madonna presenti nel Centro storico.
Ecco, allora. Tutto è pronto, o quasi, per uno degli eventi più sentiti e importanti, che anche quest’anno delizierà i bitontini e non con un programma ricco tra eventi religiosi e non.
Tutto per Maria, donna del popolo. Patrona della città dell’olivo e del sollievo dal 1703.
Il programma religioso ha il culmine domenica 27 maggio, con la solenne processione – ore 18 – ma è l’ultima tappa di un importante percorso, che vedrà la Madonna arrivare dapprima all’Hospice (ci sarà anche una pietra scolpita che raffigura il miracolo) domenica 20 maggio alle 16.30, e quindi a villa Giovanni XXIII alle 19.30.
Il giorno successivo, lunedì 21 alle 18.30, la sacra immagine sarà trasferita nella Zona artigianale e poi nella basilica Santi Medici, alle 20.
Da qui, infine, ripartirà alla volta della Cattedrale alle 8 di sabato 26 maggio, accompagnata dai cori dei bambini delle scuole e della banda Traetta.
Il resto del programma (presentato ieri mattina da Nicola Pice, presidente del Comitato delle feste patronali, don Ciccio Acquafredda, parroco della Cattedrale, Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto) è un cocktail di tanti ingredienti. Si parte, domenica 20 maggio, con i Giò Madonnari alle 9 in viale Giovanni XXIII e si finisce con il concerto dei Terraross lunedì 28 alle 22 in piazza Cavour. Senza dimenticare la presentazione del libro “Santi patroni in Puglia e in Italia meridionale in età moderna. Modelli in legno, tecniche e pratiche cultuali” in programma per martedì 22 alle 18 alla Galleria De Vanna, la presentazione del Cd dello Stabat Mater di Tommaso Traetta e l’Ave Maria di Domenico Danza giovedì 24 alle 18 nella chiesa di San Gaetano, la riconsacrazione della statua restaurata della madonna di Porta baresana – l’immagine gira già da ieri mattina sui Social – e relativo scoprimento del quadro del miracolo (tutto venerdì 25 dalle 20 in poi), la mostra di tre tele, ma forse potrebbero addirittura cinque, di Francesco Speranza al museo archeologico (sabato 26 alle 18), il Poliorama pittoresco di luci, suoni e schizzi d’acqua a cura della Dominici’s Fontane danzanti (sempre sabato 26, alle 22.30 e alle 23.30 nello slargo davanti la villa).
E tutto sarà ancora più bello perché il weekend del 26 e 27 maggio si rinnova l’appuntamento con “Cortili aperti”, con la speranza che i tanti forestieri che assieperanno Bitonto possano partecipare anche ai riti religiosi.
“Questa volta – ha anticipato Nicola Pice – non ci saranno i fuochi pirotecnici dopo la classica processione, e abbiamo deciso di donare quella somma alla Caritas diocesana”.
E, in tema di soldini, è 30mila euro la somma stanziata dal Comune, “cifra che – ha sottolineato con orgoglio il primo cittadino Abbaticchio – è stata inserita in un apposito capitolo di spesa e non con classica delibera di Giunta”.