Cinque autentici mattatori della scena, cinque musicisti, cinque pazzi che hanno reso il palco del “Traetta” di Bitonto un vero “Manicomic”.
È questo il titolo dell’ultimo spettacolo della Rimbamband, coprodotto per la seconda volta dopo “Note da Oscar” con il nostro Comune, andato in scena domenica sera e che ha fatto registrare il sold out per entrambi gli orari proposti.
Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Vittorio Bruno e Francesco Pagliarulo – sotto l’importante guida del regista Gioele Dix – si sono ritrovati in un ospedale psichiatrico a contrastare malattie e come i disturbi di personalità multipla, tendenti all’ “albanocarrisismo” di Renato, Francesco il “Rosso” un po’ Dottor Jekyll e Mr. Hyde a tratti animalier, la “neomelodite” ossessiva compulsiva di Nicolò e Raffaello: il bianco di questo immenso arcobaleno.
Aiuterà i suoi pazienti a guarire con la musicoterapia, l’ippoterapia, l’elioterapia, lo sport e lo psicodramma attraverso improvvisazioni teatrali e musicali: si passa dallo swing a “O’ Saracino”; dai riferimenti a “Full metal jacket” a quelli di “Canzone intelligente” di Cochi e Renato; dalle lezioni di scherma, fino a fare il verso alle pubblicità con la Sabre Dance; lo sport diventa occasione per una esibizione polifonica sulle note della sigla de “La fantastica Mimì”.
Il sole, il mare, proiettati sul led wall – sesto elemento del gruppo della Rimbamband – fanno da sfondo ad un versatile Ciardo che da vucumprà diventa perfetto imitatore, improvvisatore, avendo l’ottima spalla in Tullo e nel resto della band.
Non mancano i riferimenti all’attualità, alla crisi economica, alla sanità, all’offerta culturale nazionale, trattati con una semplice vitalità che li fa sentire impercettibili e solo pretestuosi per una comicità intelligente. Non è mancata, poi, anche una bella incursione di papà Gianni Ciardo, che ha aumentato la dose di risate e applausi da parte del pubblico.
Un’ora e quaranta di “happiness” vera e pura, fatta da ragazzi estremamente talentuosi, preparati, ricchi di abile maestria nel ballo, nel canto, nel suono. Alla buona riuscita, inoltre, hanno collaborato diverse professionalità giovanissime: l’assistente alla regia è Sara Damonte, regia video di Michele Didone, videografica di Vincenzo Recchia, direttore della fotografia Claudio Procaccio, fonica Riccardo Tisbo, disegno luci Andrea Mundo.
Ora si replica il 25 dicembre (alle 21), 26 dicembre (alle 18 e alle 21), il 28 e 29 (alle 21) e il 30 dicembre (alle 18) al Teatro Palazzo di Bari.
Un appuntamento da non mancare.