Azzerrare
le Commissioni consiliari e rifarle ex novo?
La
possibilità, assolutamente non peregrina, arriva alle 10 di ieri
mattina.
In teoria doveva andare in scena un Consiglio comunale,
convocato in prima convocazione alle 9. La pratica ha detto
tutt’altro, perché agli appelli del vice presidente Francesco Paolo
Cuoccio hanno risposto soltanto in 6 (oltre a lui, c’erano Modugno,
Rutigliano, Farella, inizialmente anche De Palma ma andato via dopo
la prima chiamata, Damascelli e Rossiello), troppo pochi per dare
avvio ai lavori. Tutto rinviato, quindi, a domani, alla stessa ora.
Ma
questa, in fondo, non è una notizia. L’amministrazione Abbaticchio
ha fatto capire da tempo di aver appreso certi meccanismi di brutta
politica tanto cari anche all’era Valla.
L’interesse
sta nel dopo, a seduta ormai sciolta. Francesco Rutigliano prende la
parola (non prima che il segretario Bonasia abbia spiegato,
sollecitato da Christian Farella, che è possibile fare interventi
anche se il Consiglio non si è tenuto) e ripete quanto già noto da
alcune settimane: «Ribadisco –dice – di essere entrato a far parte del gruppo del
Partito democratico e di essere un consigliere di opposizione».
Non
è tutto, perché con il cambio di casacca dell’ex delegato sindaco
di Mariotto, anche la “sua” Commissione (la 1°, nonché quella
Controllo e Garanzia), va rivista a livello di rappresentanza
politica.
Ogni
Commissione, infatti, è composta da 4 membri per la maggioranza e 2
per la minoranza. Con l’arrivo di Rutigliano all’opposizione, la 1°
– dove era persino presidente – e quella Controllo e Garanzia hanno
3 membri per una parte e 3 per l’altra. È questo non è possibile.
Come
fare, allora, per cavare il ragno dal buco? «Le possibilità –spiega Bonasia – sono due: o il consigliere si dimette dalle
Commissioni in cui è presente, oppure è lo stesso Consiglio che
scioglie le Commissioni e le rimette in piedi da capo».
Un
bel problema per un’assise che le ha partorite dopo 13 mesi
dall’inizio della consiliatura. Non riesce a eleggerne il presidente,
che manca da oltre tre mesi. Ha difficoltà a nominare il sostituto
di Giuseppe Fioriello nella 2° e nella 4° Commissione.
E
che, cosa non da poco, mancano meno di due anni al voto per le
Comunali.
In
questa situazione da si salvi chi può, a rincarare la dose è anche
il capogruppo di Forza Italia Domenico Damascelli: «Il
centrosinistra deve risolvere le sue beghe i suoi contrasti. Lo deve
fare per il bene della città, altrimenti ne tragga le conseguenze».