Dalle valutazioni sulla pulizia della città e sulla raccolta dei rifiuti sino alle denunce dei disservizi e ai consigli per migliorare.
È questo, e molto altro, il contenuto delle diciotto domande del questionario “La tua Città è pulita? È il momento di dare il tuo contributo per migliorarla”, disponibile da ieri al sito https://www.survio.com/survey/d/V3X4A5B9X8D9V3H4C.
L’idea è del bitontino Vito D’Alessandro che ha deciso di realizzare questo sondaggio telematico “affinché parte dei cittadini potessero esprimersi circa il servizio di igiene urbana e far capire che con poche risorse è possibile realizzare strumenti che mettano il cittadino al centro dei processi di governance”.
“Tutto è cominciato con la mia “stupida” idea di approfondire la questione della raccolta rifiuti “porta a porta” della mia città – spiega D’Alessandro in una nota –. Il mio obiettivo era cercare di trovare e proporre soluzioni affinché il servizio diventasse veramente efficiente ma allo stesso tempo fosse accettato da tutta la comunità, perché si sa che l’avvio della porta a porta in maniera “spinta” non è mai ben visto”.
Il primo passo è stato rivolgersi agli uffici competenti per richiedere “dati aggregati dei questionari di valutazione sulla qualità dei servizi di igiene urbana della Città, questionario che normalmente veniva inviato in allegato all’avviso di pagamento della TARI ad ogni contribuente. Attraverso questi dati avrei potuto capire il livello di soddisfazione dei cittadini e soprattutto capire le esigenze che venivano rappresentate”.
A trenta giorni dalla richiesta, l’amara sorpresa. “L’ufficio competente mi invia i documenti richiesti e con stupore apprendo che per l’anno 2016 su 22.300 cittadini a cui è stato inviato il questionario solo 239 sono pervenuti. Ma ancora più sorprendente è che per l’anno 2017, l’ufficio mi comunica, non è stato trasmesso ai cittadini contestualmente all’avviso TARI, come avvenuto nel 2016, ma è stato pubblicato sulla pagina principale del sito istituzionale del Comune di Bitonto, inserendo all’interno dell’avviso di pagamento TARI una comunicazione che mettesse a conoscenza i cittadini sulla possibilità di esprimere le proprie valutazioni. La scelta, effettuata per ovvie ragioni di risparmio carta e spese di spedizioni, in realtà non è risultata favorevole poiché su circa 22.300 utenze sono pervenuti compilati solo 3 questionari”.
Il nostro concittadino era ormai pronto a gettare la spugna, ma illuminante si è rivelata la partecipazione ad un evento nazionale chiamato Forum PA, che ha visto tra i relatori Stephen Goldsmith, uno dei massimi esperti mondiali in materia di pubblica amministrazione e nuovi modelli di government.
“Pochi giorni dopo l’evento, attraverso i social vedo tanti concittadini che segnalano problemi circa il servizio di raccolta di rifiuti ingombranti, altri lamentano scarsa pulizia delle strade, altri ancora della manutenzione del verde pubblico, altri ancora si lamentano del fenomeno di littering (abbandono dei rifiuti), altri come me si lamentano delle deiezioni canine e della scarsa pulizia delle strade del Centro Antico”.
“Così pochi giorni fa mi arriva a casa per posta l’avviso di pagamento TARI, con l’indicazione che il questionario era nuovamente sul sito del comune e che quindi anche quest’anno, nonostante il cattivo risultato dell’anno precedente, non hanno ipotizzato nessun metodo alternativo o di facile accesso di customer satisfaction. Strumento che deve contribuire a definire nuove modalità d’erogazione dei servizi o interventi di miglioramento di quelli esistenti e a favorire il coinvolgimento e la partecipazione dell’utente nelle fasi d’accesso, di fruizione e di valutazione del servizio, in modo da rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadino”.
Ed ecco quindi realizzata l’alternativa.
Il sondaggio è già attivo al link di cui sopra e già in tanti stanno fornendo il loro contributo.