La vergogna, che non è deleterio definire continua, è stata immortalata non più tardi di un paio d’ore fa.
La location, purtroppo, è sempre la stessa: largo Caldarola, altresi dicasi quella piccola piazza per nulla in periferia che “unisce” via De Ilderis a via Magenta e via Ravanas. E che non reca neanche un nome a caso, bensì quello del nostro vescovo Oronzo che per 40 anni ha retto la diocesi di Teggiano, nel salernitano, tra il 1915 e il 1955.
Ebbene, la vergogna è sempre la stessa. Da mesi. Forse da anni.
Una discarica a cielo aperto di cartoni, mobili, utensili vari, armadi, immondizie varie ed eventuali. Tutta roba che prassi, civiltà e buon senso vogliono vengano riciclate e smaltite in tutt’altro modo.
Basta fare una semplice chiamata all’Azienda servizi vari e concordare il tutto.
Già, l’Asv. In questa centrale parte della città accade una cosa al di là di ogni spiegazione: puntualmente, ogni dì, gli operatori dell’azienda partecipata comunale ripuliscono il largo con un lavoro certosino rimettendo tutto in ordine. Però, sempre puntualmente, qualche irriducibile sporcaccione nostrano, qualche ora dopo, si diverte a (ri)creare disordine e sporcizia.
Anche questo, forse, è un altro biglietto di visita di un pizzico di civiltà che a qualcuno si è smarrito da tempo, e che abbiamo segnalato più e più volte…