La fiera di San Leone riparte dal suo anno 0. L’edizione di quest’anno, infatti, non sarà una semplice ripetizione di un evento annuale, come assicurano gli organizzatori dell’iniziativa “Antica fiera di San Leone – Anno 0”, una rassegna di eventi che, da sabato 6 a domenica 7 aprile, ricorderanno quella che, secoli fa, era la fiera descritta da Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone. Un evento che affonda le proprie radici nel XII secolo. Il termine “antica”, infatti, serve per rimarcare la volontà di una svolta, rispetto alla fiera degli ultimi anni, non dissimile da un normale mercato settimanale, come ha sottolineato il sindaco Michele Abbaticchio l’assessore durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta ieri.
«Questa manifestazione è perfettamente in linea con quella che da sempre è la nostra idea e dimostra quel che diciamo da 7 anni. L’amministrazione non può fare tutto, ma deve fare i conti con la disponibilità di risorse» ha aggiunto l’assessore al Marketing Territoriale Rocco Mangini, lodando la collaborazione tra i diversi soggetti che hanno organizzato l’evento, tra cui il Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto, la Parrocchia di San Leone Magno, Casa Ambulanti Puglia, l’associazione Impuratus, la cooperativa Ulixes, l’associazione Articolo Ventiquattro.
“Anno Zero”, invece, indica la volontà che l’edizione 2019 sia solo la prima di una manifestazione destinata a ripetersi negli anni, come ha auspicato Roberto Toscano, tra gli organizzatori, spiegando che, tra gli obiettivi dell’iniziativa, vi è quello di portare fuori dalle scuole e dai centri ricerche la cultura e la storia della nostra città.
E, infatti, tra le realtà che hanno contribuito ad organizzare l’Antica Fiera di San Leone ci sono anche l’Istituto Comprensivo “Cassano – De Rienzo” e il Liceo Classico “Carmine Sylos.
«È un’occasione per parlare, ai ragazzi, della storia del nostro territorio, perché solo facendo loro conoscere la nostra storia, si può sperare che diventino cittadini attivi in futuro» è il pensiero di Anna Teresa Bellezza, dirigente scolastico dell’Istituto “Cassano -De Rienzo”, mentre la preside del Liceo Classico Antonia Speranza ha lodato il coinvolgimento degli alunni nel portare all’esterno la cultura e nel fare da collegamento tra scuola e territorio.
«La Fiera di San Leone non era una semplice fiera. Era un’azienda. Il monastero aveva un’importante forza economica, tanto da possedere terre anche nel foggiano e a Gravina, dove portavano gli animali al pascolo. Lavoravano in tanti e attirava mercanti da tutta la penisola italica, in un percorso di fiere che passava da Foggia, Bitonto, per finire in Calabria. L’amministrazione comunale delegava ai monaci del convento tutta la gestione dell’economia cittadina, nei giorni della fiera» ha spiegato Stefano Milillo, del Centro Ricerche, che, insieme al giornalista Marino Pagano, è stato consulente storico della manifestazione. La direzione artistica, invece, è affidata a Cristiana Francesca Toscano.
L’Antica Fiera di San Leone, che si avvale del patrocinio di Comune di Bitonto e Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, prevede cortei storici, spettacoli di musica e danza, letture della novella decima della giornata nona del Decameron di Boccaccio, mercatini di artigianato, degustazioni e tanto altro. Eventi in programma sabato 6 aprile, dalle 17 alle 22, e domenica 7, dalle 10 alle 13.