È stato un anno importante per la Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto.
Nonostante i problemi che affliggono il settore, infatti, la consolidata realtà bitontina, che vanta quasi 500 soci, si conferma come prima cooperativa in Italia per quantità di olive molite e olio prodotto.
Un risultato eccezionale a cui occorre aggiungere un dettaglio non di poco conto: i soci della cooperativa anche quest’anno sono stati remunerati per il prodotto conferito con prezzi superiori al valore di mercato
. Merito, sicuramente, del grande lavoro svolto con la commercializzazione che passa attraverso un altro gioiello bitontino, Finoliva Global Service.
Entrambe le realtà fanno parte della galassia di Italia Olivicola, la più importante organizzazione della produzione Olivicola italiana.
Nei giorni scorsi si è tenuta l’annuale assemblea che ha visto il rinnovo, anzi la conferma, delle cariche sociali: Giuseppe Siragusa resta Presidente, Michele Antonino vicepresidente, mentre consiglieri saranno Vito Bonasia, Arcangelo Pierro, Emanuele Fallacara, Giacomo De Robertis, Antonio Achille
. L’occasione è stata propizia, inoltre, per fare il punto della situazione del settore a livello nazionale ed europeo con Gennaro Sicolo, Presidente della O.P. Oliveti Terra di Bari.
“Abbiamo attraversato tutti insieme con grande dignità un momento di difficoltà a causa della pandemia – ha sottolineato Sicolo -. Ma nonostante ciò, grazie al duro lavoro di questi anni a livello nazionale ed internazionale, la cooperativa ha raggiunto risultati bellissimi che ci rendono orgogliosi e che devono rendere orgogliosi i soci e tutti i bitontini”
. “Il quadro a livello nazionale per l’olio extravergine d’oliva di qualità è preoccupante: l’occupazione dei posti chiave in seno al Coi (Consiglio Oleicolo Internazionale) da parte di Tunisia e Spagna, oggetto di ricorsi di Stati importanti come Israele, rischia di mettere in pericolo le conquiste che abbiamo fatto in questi anni con grande fatica – ha evidenziato Sicolo -. A lungo andare, infatti, il panel test potrebbe essere messo in discussione da questo assetto e abbiamo il dovere di impedire qualsiasi attacco, diretto e indiretto, all’Italia e a chi come noi fa della qualità la sua bandiera”.
“La nostra scelta è chiara e riscuote una fiducia crescente nei consumatori: continueremo a puntare sulla qualità, che è il valore essenziale della nostra produzione, sfruttando i canali già aperti con la Dop Terra di Bari e altri che potranno schiudersi grazie all’Igp Puglia”, ha detto il Presidente della Op Oliveti Terra di Bari.
Capitolo a parte merita la xylella, giunta ormai in provincia di Bari.
“I nostri allarmi non sono stati ascoltati e questo maledetto batterio continua ad avanzare indisturbato – ha rimarcato Sicolo -. Tutti quanti noi siamo chiamati a fare la nostra parte, curando adeguatamente i terreni, e allo stesso tempo anche le pubbliche amministrazioni dovranno dare un aiuto concreto pulendo rapidamente le aree verdi incolte”
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