Tanti anni fa, di sera, le piazze dei paesi erano piene di braccianti italiani pronti “a p?rmètt”, ad aspettare in sostanza l’ingaggio del proprietario terriero di turno per la giornata successiva in campagna.
Quei braccianti italiani adesso non ci sono più.
I nuovi braccianti sono questi ragazzi: immigrati ed extracomunitari.
Che tanti anni dopo aspettano sempre l’imprenditore agricolo di turno per assicurarsi la giornata.
Sono loro che portano avanti, insieme a quei pochi coraggiosi agricoltori e imprenditori agricoli rimasti, la ricchezza della nostra terra.
Questa è la realtà di tutti giorni.
Ricordiamocelo tutti, quando parliamo a vanvera di immigrazione, sfruttamento, lavoro nero.
Lo ricordino soprattutto i politici impegnati a tagliare nastri, ad apparire in tv o a cercare like sui social piuttosto che soluzioni vere sia per questi ragazzi, sia per quei pochi agricoltori e imprenditori agricoli rimasti che ancora credono nel valore della terra