In questi mesi, da più parti sono stati lamentati i problemi ei limiti della didattica a distanza o integrata. La tecnologia applicata alla scuola, insomma, non piace. Ma non all’ITES “Vitale Giordano” che, anzi, ha colto i grandi vantaggi che i mezzi informatici possono offrire per la formazione dei propri studenti.
Venerdì scorso, l’istituto bitontino ha infatti presentato alla stampa la sua 1^C, la prima classe 3.0.
Addio lavagna in ardesia e banchi tradizionali, che comunque continueranno ad essere utilizzati. Gli alunni ora potranno sedere su banchi mobili, predisposti per creare isole di varie grandezze, guardare uno schermo gigante interattivo e svolgere le loro attività sugli iPad forniti in comodato d’uso dalla scuola.
L’istituto insomma, ispirandosi ai modelli del nord Europa, strizza l’occhio al futuro e cambia faccia, mezzi e metodi.
“La tecnologia è ovviamente un mezzo, uno strumento utile e accattivante per gli allievi. L’obiettivo è quello di migliorare il loro apprendimento, facendolo diventare molto più attivo, molto più partecipato, molto più collaborativo. Questo è il nostro intento per il futuro” ha spiegato il dirigente scolastico Francesco Lovascio.
Già nel prossimo anno, infatti, l’ITES darà vita a tre nuove classi 3.0.
“Noi crediamo che la tecnologia sicuramente sia utile per modificare il modo di lavorare degli insegnanti, aggiornandolo, e per accrescere la capacità degli allievi di studiare in maniera attiva e diventare protagonisti del processo di apprendimento. La tecnologia, come effetto collaterale, ha anche il fatto di rendere immediatamente disponibile la possibilità di fare didattica a distanza, perché in queste classi innovative, che stiamo inaugurando, tutti gli allievi sono all’origine dotati di dispositivi elettronici che consentono loro di lavorare in gruppo in maniera attiva già in presenza, e di andare a distanza immediatamente senza soluzione di continuità e senza ritardi”.
A spiegare nel dettaglio le opportunità fornite dalla rete, sono state le stesse docenti della classe sperimentale: l’animatrice digitale Anita Ruggiero e la collega di scienze Maddalena Bellocchio.
Device alla mano, le professoresse hanno mostrato i lavori realizzati dagli studenti con le app per l’apprendimento disponibili su IOs. Attività che hanno permesso di sviluppare le loro competenze digitali e non.
Gli stessi alunni si sono detti entusiasti della scelta e motivati.
Lo slancio verso il futuro del “Vitale Giordano” ha convinto anche l’amministrazione comunale. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Marina Salierno, ha infatti lodato l’iniziativa. “Io la definisco una classe flessibile – ha commentato –, perché è dotata di spazi idonei, attrezzature tecnologicamente avanzate, monitor interattivi, attraverso i quali è possibile totalmente cambiare la metodologia della comunicazione. Penso che questo sia il futuro. La classe che è stata inaugurata oggi è solo un punto di partenza e non un traguardo”.