Lei è un avvocato. Vive a Palermo con suo marito dal 2015, ma è una bitontina doc. Parliamo di Caterina Schiraldi che recentemente ha portato alla luce il romanzo “Io&me”, pubblicato nella forma del self-publishing tramite il sito www. www.streetlib.com e grazie alla collaborazione della redazione ILZ: un collettivo di scrittori di cui fa parte anche la concittadina.
“Io&Me” è un romanzo sentimentale inserito in quel filone narrativo che gli americani chiamano “cickLit”, un genere più simile alla commedia ironica a cui appartiene anche il best seller di Helen Fielding “Il diario di Bridget Jones”.
Milly è una ragazza come tante altre, affronta la vita ed i problemi che le si pongono dinanzi come ogni giovane donna alla soglia dei trenta, con le proprie insicurezze, tra le varie traversie giornaliere che la vita para dinanzi ad ognuno di noi.
Ciò che la distingue dagli altri è il fatto che, oltre alle preziosissime amiche di sempre e all’amorevole famiglia, nella sua vita c’è una presenza particolare, il suo alter ego razionale. Una vocina che Milly sente nella propria testa fin da quando, anni addietro, un incidente accorso all’amata sorella ha portato alla comparsa di questa entità mai compresa. Con lei la protagonista ingaggia veri e propri dialoghi, spesso esilaranti e talvolta profondi ed introspettivi. Follia o realtà? Le due parti della mela si ricomporranno mai? E cosa occorre perché la dualità torni unicità?
Questo romanzo, apparentemente leggero e ironico, in realtà rappresenta un viaggio. Quello che compie la protagonista per capire realmente chi sia. Un viaggio dall’età dell’innocenza, degli ideali e delle certezze in bianco e nero della prima giovinezza ai tormenti, i dubbi e gli squilibri di orizzonti che l’età adulta inevitabilmente porta con sé.
Attraverso una narrazione allegra e dai toni leggeri si affronta un tema, quello dell’affermazione del proprio io, che interessa ognuno di noi, uomini o donne. La protagonista affronta la vita con brio ma portandosi dietro un nodo da sciogliere e tante insicurezze che la immergono nei dialoghi con questa entità, che in realtà è solo apparente e nella testa della protagonista, ma che rappresenta l’altra parte di una donna complessa. Dall’esterno Milly appare allegra e vivace mentre dentro di sé è più insicura e dubbiosa.
L’aiuto risolutivo, giungerà dalle sue amiche di sempre, dalla sua famiglia e da un nuovo amore, che compare nella storia come Deus ex machina, per spingere la protagonista ad aprirsi all’esterno e a rivelare, a chi le vuol bene, parti di sé che ha sempre tenuto nascoste, temendo il rifiuto e lo scherno. Il tutto incorniciato dalle storie parallele delle sue amiche che, come Milly, dovranno percorrere la strada dissestata che la vita pone loro dinanzi prima di raggiungere il loro Happy ending.
L’intento dell’autrice è quello di trattare un argomento delicato in chiave ironica. Per cercare di trasmettere il messaggio che dall’accettazione totale di sé, di qualunque componente l’io sia formato, nasce l’adulto. Ed il viaggio dall’età della gaia giovinezza a quello della consapevolezza della maturità può essere tortuoso e difficile ma, alla fine, amare sé stessi è la più grande delle conquiste e la migliore delle avventure.
Prossimi progetti per Caterina? «Ora mi sto concentrando su un nuovo progetto – racconta ai nostri taccuini -: un racconto a puntate del genere fantasy dal titolo “Deep Black”, che viene settimanalmente pubblicato sulla pagina Facebook del collettivo Razione ILZ – I Love Zombie. Nello stesso tempo sto lavorando alla stesura del sequel di Io&Me, ma essendo un progetto che si trova soltanto in fase embrionale preferisco parlarne poco».