Inaugurato
ieri sera il nuovo Centro Visite di
Bitonto presso l’ex Convento delle Olivetane, struttura del centro storico
adiacente alla Chiesa di San Pietro Nuovo. Il Centro Visite è inserito nel Percorso
del Gusto e finanziato con la Misura 313 Azione 2 del Psr 2007/2013 del Gal
Fior d’Olivi, e
chiude idealmente la precedente programmazione 2007/2013.
Presenti all’inaugurazione il presidente
del Gal Fior d’Olivi, Nicola Mercurio,
accompagnato dal consigliere del CdA, Antonio
Saracino, e dal responsabile tecnico, Pasquale
Brandi. In rappresentanza del Comune di Bitonto, sono intervenuti gli
assessori Rocco Rino Mangini (al
Marketing Territoriale) e Domenico
Incantalupo (all’Agricoltura).
«Il
Centro Visite vuole
essere la vetrina delle competenze e delle capacità del territorio, il motore che
faccia da promozione ai protagonisti e agli attori del territorio, e lavori in
sinergia con i Centri visite degli altri due Comuni del Gal Fior d’Olivi,
Giovinazzo e Terlizzi», spiega Nicola
Mercurio, che aggiunge come presto sarà avviato anche un Infopoint presso Palazzo Rogadeo, sede
della Biblioteca Comunale, lì dove nasceva fino a poco tempo fa lo IAT. L’Infopoint
sarà il luogo istituzionale per eccellenza da un punto di vista di informazioni
turistiche, mentre il Centro Visite sarà il punto dove i turisti potranno
acquistare anche i prodotti tipici del nostro territorio, conoscere le
eccellenze enogastronomiche ed avere la possibilità di intraprendere i vari
percorsi turistici ideati, ovvero il Percorso
del Gusto, il Percorso dei Fioried il Percorso delle Chiese Rupestri.
Le due
strutture non saranno però subito operative: si dovrà infatti attendere qualche
tempo, in attesa di lanciare il bando per la gestione, che riguarderà tutti gli
Infopoint e i Centri Visite dei tre comuni del Gal.
Il
presidente del Gal Fio d’Olivi, poi, si sofferma sulla bontà del lavoro svolto
dall’ente nella precedente programmazione e allarga lo sguardo a quel che sarà,
ovvero alla nuova programmazione 2014/2020.
«C’è stato un investimento di 3 milioni di euro per
realizzare percorsi turistici e ciclo pedonali, tre Infopoint e Centri
visite. Sono state effettuate attività di recupero delle eccellenze del nostro
territorio. Siamo soddisfatti per
quanto fatto finora, ma ora è il momento di guardare alla prossima
programmazione. Lanceremo nuovi incontri dove andremo ad approfondire su quali
tematiche dovremmo operare. Alla base di una sana programmazione c’è un
interesse diffuso. Più ce ne sono e meno conflitti di interessi personali saranno
presenti».
Soddisfatti
del lavoro svolto dal Gal Fior d’Olivi a favore del territorio e del buon
rapporto sinergico con il Comune di Bitonto, gli assessori Incantalupo e Mangini.
«Il lavoro portato avanti dal Gal è sotto gli occhi
di tutti – commenta Incantalupo –. Insieme
abbiamo raggiunto obiettivi importanti. Abbiamo spinto, come Amministrazione comunale,
a fare squadra. E con questo spirito dobbiamo continuare a lavorare».
«Spero i soggetti territoriali partecipino al bando
di gestione e si mettano in rete facendo sistema –
analizza Mangini –. È difficile fare
sistema nella nostra realtà, la nostra Amministrazione nel 2014 ha elaborato un
atto di indirizzo che individua il Gal come braccio operativo nel marketing
nazionale e internazionale del comune di Bitonto. Il Marketing Territoriale non
è solo turismo ma messa in sistema di una serie di elementi. Daremo vita ad una
guida turistica molto più ampia perché allargata ai territori del Gal,
mettendoci in rete con Terlizzi e Giovinazzo, e allargheremo la visione
turistica in ottica di Città metropolitana».
«Abbiamo investito molto in marketing, turismo,
cultura, attraverso proprio il Centro visite, l’Infopoint, lo IAT al Torrione, la
nuova cartellonistica – aggiunge l’assessore –. Abbiamo un grandissimo
potenziale ma non siamo ancora una città turistica. Dobbiamo sforzarci
proprio attraverso l’idea di fare sistema, affinché Bitonto viva anche di
turismo. E legare il sistema turistico al sistema economico: per questo a breve
partirà l’iniziativa delle “botteghe
aperte” nel centro antico».
La nuova
programmazione cambierà inevitabilmente gli scenari. Infatti la Regione Puglia
ha dato nuove linee guida: la riduzione del numero di Gal, da 25 a 15, accorpando
nuovi comuni fino ad un totale di 200mila abitanti (rispetto agli attuali
150mila), creando così aree più larghe ma con meno attori presenti. Ai quali,
saranno ridistribuiti 150 milioni di euro, mediamente 10 milioni di euro sul a
Gal. Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi insieme hanno 103 mila abitanti, ed il Gal
Fior d’Olivi, in concertazione con le rispettive Amministrazione comunali, sta
già dialogando con altri Comuni limitrofi per aspirare ad un Gal più grande,
che possa penetrare nell’area interna o nell’area metropolitana.
«Per questo ora si riparte da zero tenendo conto
del territorio – spiega Antonio Saracino –. Il PAL (Piano d’Azione Locale) dobbiamo scriverlo noi, individuando tre
temi tra i nove indicati dalla Regione, che rispecchino le esigenze de territorio.
Tra gli obiettivi del Gal c’è il partenariato tra pubblico e privato, il dialogo
operativo e rappresentativo con enti pubblici per costruire strategie di
sviluppo locale. Dobbiamo tenere conto dei nuovi criteri di valutazione, delle
nuove regole indicate dalla Regione. Quindi dovremmo ricostruire il capitale
sociale, con i Comuni che non potranno superare un’incidenza del 25%, gli enti
pubblici (Università di Bari, Città metropolitana, Conca barese, Camera
di Commercio) non oltre il 15%, mentre la maggioranza delle azioni, il 60%,
dovrà essere dei privati. Potrà essere socio qualsiasi associazione, anche di
categoria, o soggetto dotata di Partita Iva».
Il
responsabile tecnico Pasquale Brandi invece ha elencato quali sono i nove
tematismi indicati dalla Regione, e tra i quali verranno scelti i tre sui quali
operare, «tramite un approccio “bottom up”,
ovvero partendo dal basso con il contatto col territorio, con l’obiettivo di migliorare
l’attrattività delle zone rurali dei tre comuni, e coniugare turismo, patrimonio
storico-artistico-architettonico e produzione del settore enogastronomico».
Questi nove
tematisti – che si richiamano ai tre principi dell’Unione Europea: Crescita
intelligente, Crescita sostenibile e Crescita inclusiva – sono: sviluppo e innovazione delle filiere
e dei sistemi produttivi locali; turismo sostenibile; cura e tutela del
paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità; valorizzazione e gestione
delle risorse ambientali e naturali; valorizzazione di beni culturali e
patrimonio artistico legato al territorio; accesso ai servizi pubblici
essenziali; inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali;
legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale;
diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca.