Dal prof Raffaele Picciotti del Gruppo politico riceviamo e pubblichiamo.
Dopo la conferenza stampa di venerdì 18 e alla luce dei primi commenti giornalistici, più o meno corretti, relativi all’attenzione che il Progetto Politico presentato, unitamente al Dott. Antonio Nunziante, in detta conferenza, a nome del gruppo promotore mi preme rassegnare alle testate giornalistiche in indirizzo, la seguente dichiarazione di chiarimento.
Il Progetto Politico di cui all’oggetto, promosso dal Vice Presidente della Giunta regionale della Puglia, non vuole essere e non è una operazione elettorale legata esclusivamente alla prossima consultazione amministrativa bitontina, ma è un Progetto di più ampio respiro, che, pur non sottraendosi all’inevitabile confronto elettorale, per il quale il Dott. Nunziante ha da tempo dichiarato il suo sostegno alla ricandidatura del sindaco Michele Abbaticchio, è rivolto a tutti quei cittadini che siano disponibili a mettersi in gioco, a tutti coloro che, sentendosi parte attiva della “civitas”, vogliono impegnarsi a coniugare i principi della Cittadinanza attiva.
In un frangente storico come quello che stiamo vivendo, dominato da populismi e propaganda sterile, ogni cittadino –recuperando il senso reale del termine – deve avere la giusta tensione verso la collettività al fine di rendere concreti i concetti di partecipazione e di responsabilità.
Pertanto la mission del nostro Progetto non vuole essere quella di “inglobare esperienze” di liste o gruppi preesistenti sul territorio in un’ottica di sterile operazione aritmetica di voti e percentuali, ma viaggia su una lunghezza d’onda più ambiziosa.
Con questo Progetto (che – come già detto in sede di conferenza stampa – ) travalica i confini di Bitonto, dato che interessa almeno tutto il territorio pugliese ed oltre, sotto la spinta di Antonio Nunziante noi vogliamo favorire un processo che sviluppi un’adesione consapevole a valori condivisi, quali il senso della legalità e l’etica della responsabilità, attraverso atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.