Duecento persone indigenti per l’assistenza alimentare.
Ancora una volta, ed è il terzo anno consecutivo, il Comune di Bitonto e il Banco Opere Carità – organizzazione guidata da Vito Micunco che da anni è impegnata in prima linea nell’assistenza alimentare – decidono di mettersi insieme per combattere, per quello che è possibile, il dramma della povertà.
Nei giorni scorsi, infatti, i due enti hanno firmato l’apposita Convenzione valevole per l’anno 2017-2018, e che costerà a Palazzo Gentile circa 6.500 euro.
L’accordo è molto semplice: da corso Vittorio Emanuele si impegnano nel sostenere, con iniziative, la distribuzione di generi alimentari a persone o famiglie bisognose, mentre il Banco Opere Carità metterà a disposizione, raccolte che di volta in volta si determineranno, generi alimentari al fine di soccorrere le necessità delle famiglie, di predisporre le eccedenze agro-alimentari, di redigere la bolla di consegna nominativa dei nuclei familiari destinatari del progetto assistenziale, e segnalati dai Servizi sociali.
I generi alimentari – specifica la Convenzione – saranno raccolti o ricevuti da specifiche fonti di approvvigionamento (Agea, industria, distribuzione commerciale, ecc), predisposti in appositi pacchi, in quantità equa in rapporto al numero e tipologia del nucleo familiare che si va ad assistere, e quindi saranno consegnati al delegato del Comune che provvederà alla consegna.
Quest’ultima sarà effettuata, ancora una volta, in collaborazione con la Consulta del Volontariato e la Rete organizzazione dell’Area disabilità – Road –, avverrà mensilmente, e il cibo che verrà distribuito consisterà in generi di prima necessità – pasta, piuttosto che legumi in scatola, biscotti, pomodori pelati, salsa, riso, ecc -.
“L’Amministrazione comunale – sottolinea l’assessore al Welfare, Gaetano De Palma – non può essere insensibile di fronte al fenomeno della crisi finanziaria che ancora ci attanaglia, rispetto al quale gli ordinari mezzi di intervento si appalesano, a volte, insufficienti. Il compito del Comune, quindi, è di assicurare alle persone e alle famiglie soprattutto afferenti alle fasce deboli, interventi per prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito”.