Una setticemia per un importante ascesso a Pasqua. E di lì, il calvario.
È la storia di Carmen Carbonara, una soccorritrice volontaria dell’associazione “Misericordia” di Bisceglie ed impegnata da sempre nel sociale, che da mesi sta cercando di curare la sua depressione, esattamente come viveva: con il sorriso.
Carmen dall’età di 7 anni ha vissuto la sua vita in ospedale con ben 23 interventi per un brutto incidente stradale, uno dopo l’altro, che le hanno impedito anche il regolare corso degli studi.
Ha ripreso libri e diploma a 30 anni. Ma è subentrata l’obesità e, nel tempo, è riuscita a perdere quasi 60 kg. Sforzi enormi per riprendere quel che era la sua vita di sempre.
“La gente ti incontra, ti stringe la mano e ti invita ad essere forte. Ma potete mai immaginare quanto sia umiliante essere tagliata e deformata nelle parti intime per un ascesso? Non sentirsi più una donna, una madre. Ce la sto mettendo tutta, davvero”.
E la miglior cura, sicuramente “è parlarne, raccontarlo, condividerlo. Perché con la vicinanza, con l’affetto, si può migliorare, si può guarire”.
Carmen si occupava di servizi domiciliari, aveva i suoi pazienti che ora sentono la sua mancanza: “Sentire la loro voce, sentirsi dire che manchi, significa riprendersi un po’ della propria autostima, della propria voglia di vivere e di avere ancora una utilità sociale”.
Auguriamo a Carmen di riprendere presto il suo sorriso e la sua voglia di essere sempre in prima linea.