Per aspera ad astra per alcuni è solo una mera citazione; per altri, invece, è uno stile di vita che ti spinge a puntare sempre più in alto malgrado le difficoltà e le avversità. Pochissimi sono poi coloro che possono dire di aver raggiunto la vetta.
Tra questi di sicuro c’è anche il bitontino Vito Colamorea, classe 64, che da giovedì 21 maggio indossa il grado di Ammiraglio della Marina Militare Italiana, il più alto nella scala gerarchica.
La carriera del nostro concittadino è stata costellata di successi fin dai suoi primi passi nel mondo del lavoro. Laureato in Giurisprudenza nel 1988 all’Università di Bari, ha subito superato il concorso entrando nella Marina Militare Italiana nel Corpo del Commissariato con il grado di STV (Sottotenente di Vascello). Nei primi anni della sua carriera ha prestato servizio su alcune delle più prestigiose navi militari italiane tra cui la Portaeromobili “Garibaldi” e il Cacciatorpediniere “Ardito” a bordo delle quali ha girato il mondo, rimanendo imbarcato anche per diversi mesi.
Le esigenze familiari e il desiderio di dedicarsi alla sua famiglia lo hanno, poi, spinto a rinunciare alla vita in mare per proseguire il suo servizio a Roma, dove vive ormai da trent’anni, presso il Ministero della Marina.
Nel 2013, inoltre, ha ricevuto un incarico molto prestigioso perché è stato scelto per la Direzione del Commissariato della Marina Militare di Taranto che ha diretto fino al 2015, distinguendosi per onestà e competenza.
La scalata ai vertici della gerarchia è stata, dunque, sempre caratterizzata da grande professionalità e spirito di sacrificio che non potevano che essere ripagati con un grande risultato che riempie di orgoglio non solo lui e la sua famiglia ma anche tutta la comunità bitontina.
Pur vivendo da sempre nella capitale, infatti, l’Ammiraglio Vito Colamorea non ha mai dimenticato le sue origini e la sua città natale presso cui torna non appena gli impegni di lavoro glielo consentono.
A lui e alla sua famiglia non possiamo, dunque, che fare le nostre più sincere congratulazioni.