I genitori degli alunni frequentanti l’Istituto scolastico “N. Fornelli”, scuola materna e primaria, hanno raccolto un centinaio di firme per esprimere il loro dissenso ad alcune problematiche scolastiche.
Di seguito riportiamo la missiva che è stata inoltrata anche alla dirigente, agli uffici scolastici e sindacali preposti.
Inaspettatamente, il primo giorno di scuola, i genitori unitamente ai propri figli, si sono imbattuti nell’incredibile ed immotivata novità principale che sta caratterizzando l’anno scolastico 2018/2019 della scuola “Nicola Fornelli”: è stato predisposto come UNICO ingresso a scuola per tutti gli alunni ed i rispettivi genitori/accompagnatori, quello prospiciente in Via MAZZINI. Tale istituto è dotato di tre ingressi: due monumentali in via Repubblica Italiana, utilizzati per l’ingresso e uscita da diverse generazioni di studenti fino allo scorso anno ed uno in via Mazzini di recente costruzione.
Lo storico e generazionale ingresso in Via Repubblica (angolo via Verdi) è stato riservato ai soli docenti e personale in servizio a scuola.
I sottoscritti manifestano i motivi che rendono, la decisione della dirigente, assolutamente impraticabile e generatice di indescrivibili disagi.
Via Mazzini è una strada a senso unico, caratterizzata da una careggiata particolarmente ridotta e, ove consentita, con sosta delle vetture su entrambi i lati;
È dotata, inoltre, di un marciapiede che presenta una sezione alquanto ristretta a guisa di imbuto;
È sufficiente una ricognizione tecnica per rendersi conto come la stessa non è assolutamente in grado di accogliere, quotidianamente, tutti i genitori che accompagnano i propri figli a scuola, sia in auto che a piedi, costretti a fare una vera e propria gincana tra la fontana pubblica ed i vari cassonetti per il conferimento dei rifiuti ivi posizionati, dove ci si sgomita per raggiungere il cancello d’ingresso;
Questo mette a serio rischio l’incolumità sia di genitori che alunni: enormi disagi caratterizzano la momentanea sosta per tutti coloro che, arrivando da zone della città poste lontano dalla scuola, sono costretti a parcheggiare i veicoli (dopo diversi giri perimetrali) lontano dall’ingresso causando inevitabilmente un ritardo nell’ingresso a scuola;
È inoltre da evidenziare che la scuola Fornelli comprende una scuola di istruzione primaria e ben due scuole materne quindi il flusso contempla grandi numeri di utenti sia in entrata che in uscita;
All’ingresso da via Mazzini i bambini, per ordine della dirigente, devono posizionarsi in rettangoli disegnati nel cortile esterno. Ovviamente trattasi di rettangoli disegnati per motivi di evacuazione e non regolamentari, in quanto non tutti i corridoi interposti tra tali rettangoli hanno misure regolamentari. Qui i bambini devono attendere, anche in condizioni metereologiche avverse, l’arrivo delle insegnanti che impavide, come gladiatori in un’arena, uscendo dall’edificio scolastico, dopo la consueta firma di presenza, raggiungono i punti di raccolta esterni (rettangoli di evacuazione). Successivamente tutti i discenti sotto la sorveglianza delle maestre, entrano nell’edificio, disposti in fila, attraverso un piccolo ingresso, non dotato di maniglioni antipanico, salendo gradini che il tempo ha provveduto, con cura, a limarli da ogni asperità.
Qui è l’assurdo: I gradini utilizzati dal solo personale docente (uscita in via Repubblica angolo via Verdi) sono gli unici a NORMA in quanto dotati di incisioni lapidee antiscivolo di recente lavorazione, per contro i gradini posizionati nell’ angusto spazio utilizzato per l’uscita e l’entrata dei bambini, sono privi di trattamenti antiscivolo e scenari di inevitabili cadute per chi ne fa utilizzo.
Orbene, a distanza di tre mesi dall’inizio del corrente anno scolastico, dopo aver cercato infruttuosamente di affrontare la questione con la dirigente scolastica per confronto diretto allo scopo di confrontarsi reciprocamente ed esporre le ragioni del dissenso rispetto a tale decisione, come avviene solitamente in una società democratica, ispirata ai valori del vivere civile, i sottoscritti ricorrono alla presente missiva affinchè possano essere presi seri provvedimenti in merito.
Vorremmo far notare che la medesima richiesta è stata effettuata anche tramite canali istituzionali quali il Consiglio di Istituto senza sortire gli effetti desiderati.
A tale riguardo vorremmo sottolineare, senza rischio di smentita, che sarebbe stato più costruttivo e democratico (è una voluta ripetizione per ricordare a TUTTI il valore fondamentale sul quale si fonda il nostro paese) condividere con i genitori o con una rappresentanza di essi tale novità anzichè imporla e basta come nei fatti è avvenuto. Vorremmo ricordare che la datazione mussoliniana dell’edificio scolastico in questione, non deve implicare una gestione dittatoriale del medesimo!
Spesso viene lamentato con tono omiletico, il sovraccarico di impegni dovuto ad una reggenza ma è bene sottolineare che una reggenza non viene attribuita, dagli organi competenti, in maniera imposta e randomizzata ma dietro formale richiesta di messa a dispozione del dirigente scolastico. E’ bene che una reggenza sia affidata a professionisti che abbiano innate caratteristiche di Problem Solving, ottime capacità relazionali (in questo caso con i genitori) e che non siano semplicemente obnubilati da mire espansionistiche.
Per quanto innanzi esposto, i sottoscritti con la presente,
chiedono formalmente, in maniera incondizionata senza se e senza ma, l’apertura dell’ ingresso posto su via Repubblica (angolo via Verdi), in aggiunta all’attuale ingresso di via Mazzini, per consentire il solo ingresso agli alunni al mattino dalle ore 7.55 e che sia data, a genitori ed alunni, la possibilità di utilizzare tale varco nella fascia oraria 13.25-14.45 per permettere al copioso numero di genitori che provengono da via Repubblica di prelevare i bambini. Si chiede, inoltre, che per il periodo Novembre-Aprile, i punti di raccolta in ingresso siano solo e soltanto quelli interni in maniera tale da evitare che i piccoli discenti restino esposti alle intemperie in un cortile che spesso tende ad allagarsi.