E’ tempo di bilanci per la
bitontina Mariella Cuoccio, che ha partecipato alla finale della Iª edizione
del premio di poesia “Casa Museo Alda Merini”, tenutasi lo scorso 8 ottobre a
Milano.
Mariella ha concorso per
la sezione della poesia performativa, o meglio dello slam poetry.
Dopo essersi candidata tra
le diciotto finaliste, ha superato la seconda manche e si è classificata tra i
primi quindici candidati.
«Ciascun poeta aveva tre minuti a disposizione –ci ha raccontato- in cui poteva leggere quanti componimenti voleva,
senza ripeterli nelle varie manche. Io ne ho letti quattro. C’erano dei conduttori
dello slam poetry ed è stata costruita una giuria popolare composta da cinque membri tra
i presenti nella sala. Venivano eliminati coloro che avevano il voto più alto e
basso».
Il premio per la vincitrice
è stata la possibilità di girare un video per la Casa di Alda Merini insieme a
tutti i partecipanti al concorso.
«Lo slam poetry è una gara in cui vengono valutati il contenuto della
poesia, oltre che la sua recitazione. Ho scoperto che tale pratica ha preso
piede solo al Nord. Mi piacerebbe condurla, perciò, a Bitonto cercando di
comporre puntualmente una giuria tecnica e obiettiva».
Tornare da un “viaggio”
significa, soprattutto, cercare di trarne frutti per creare sempre qualcosa di
nuovo. Perciò, oltre che ricco di emozioni, il racconto dell’esperienza di
Mariella è segnato da buoni propositi.
«E’ stata un’occasione per conoscere meglio Alda Merini, respirare il
suo spirito visitando la sua casa. E’ stata un’emozione fortissima per me
entrare nel suo mondo, riprodotto in un edificio sito in una parallela della
strada su cui si trovava la reale dimora della poetessa».
Alda Merini è nata a Milano
il 21 marzo 1931 ed è morta il 1 novembre 2009: “I sentieri contro vento mi condussero al mio traguardo: i miei versi
nei cuori di un’umanità tremante alla ricerca d’amore. Respirai lentamente in
quegli istanti in cui decisi che la mia malattia mi avrebbe riportata a casa,
in quella dimensione di luce nella quale io volavo con il vento”.
E’ così che la descrive
Mariella nel componimento “Contro vento” in cui ha riassunto la vita della
poetessa, alternata a momenti di squilibri mentali, solitudine, felicità rubate
dai figli mai cresciuti tra le sue braccia e la sua malattia, sempre nella
totale libertà, però, dell’arte.
Va contro vento l’anima
della Merini e verso il sole quella di Mariella, la quale ha iniziato a
catturar la sua bellezza in poesia dal primo superiore, lasciandosi affascinare
dai poeti francesi maledetti, e non ha mai smesso.
«La mia bellezza la trovo non solo nella natura, ma anche nelle persone,
nel sorriso dei miei bambini, nella musica. L’importante è saperla cogliere».
Intanto, in pentola c’è
qualcosa che bolle: «Sto lavorando al mio
quarto libro, che conterrà poesie e racconti. Parteciperò a concorsi, sabato 15
alle ore 18.30 presenterò, tra poesia, danza e musica, “Rivelazione-togliere il velo” presso la Casa
del Mutilato di Bari. Ho anche accettato la proposta di Piergiorgio Uva in
merito al progetto “Bitonto Natale 2016/2017” di collaborare per la sua mostra
presso il Torrione Angioino».