In concomitanza con la fine dell’anno scolastico
2015/16, ieri, presso l’istituto di Scuola
Secondaria di primo grado “V. Rogadeo” è stata inaugurata la mostra “Art’è”, che raccoglie le opere originali
create dagli studenti nell’ambito di un progetto extracurriculare della durata
di sei mesi circa.
Coadiuvati e
guidati dalla docente di Arte e Immagine prof.ssa
Grazia Mancini, gli alunni dell’istituto, da gennaio fino a giugno, hanno
preso parte ad un laboratorio creativo durante il quale, con materiali di
scarto destinati ad essere cestinati, hanno prodotto veri e propri interessanti
manufatti.
E così, lembi di corteccia, gusci di noci e cozze, rotoli
di carta igienica, tappi di sughero, sassi, nastri e stringhe hanno avuto nuova
vita, trasformandosi in curiose maschere che resteranno esposte in sede fino a
fine giugno.
L’attenzione per l’arte però è stata perseguita dall’Istituto
durante l’intero anno, anche grazie al progetto “Hic Sunt Leones” curato dalla prof.ssa
Eugenia Spaccavento, anche lei docente di Arte e Immagine.
«L’espressione
latina, usata nelle carte geografiche per indicare il confine tra le zone
conosciute e quelle ancora inesplorate – racconta l’insegnate – ci ha ispirati ed ha posto le basi per un
lavoro grafico che i ragazzi hanno condotto in team didattici formati da
studenti di diverse classi».
Attività che hanno trovato l’entusiasmo degli studenti
e che hanno dato ragione all’idea di “Buona Scuola” sposata dalla fiduciaria
del plesso, prof.ssa Tina Vulpio, ma
soprattutto dalla preside prof.ssa Maria
Pia Giannoccaro, per cui è necessario che la scuola prenda atto e si
rapporti alle esigenze degli alunni in continua evoluzione.
«Ho la fortuna di
essere circondata da valide professionalità, capaci di mettersi in discussione
per trasmettere il proprio sapere agli alunni, che non è più possibile siano
considerati come vasi da riempire, ma come menti da formare. Il risvolto
pratico di questi lavori ha dimostrato che solo con il coinvolgimento si riesce
a conquistare l’attenzione e la partecipazione dei ragazzi e che è fondamentale
che noi docenti ci adeguiamo e commisuriamo ai e con i loro stessi strumenti. Che
si scardinino, dunque, i modi tradizionali di insegnare e ci si avvicini alle
nuove e scientifiche metodologie, come quelle delle classi capovolte, l’utilizzo
della LIM e degli strumenti che loro stessi usano» ha affermato.