E’ guerra fra i gruppi criminali della città.
A sfidarsi sono gli uomini del clan Conte e i cosiddetti scissionisti, che si rifanno alla coppia Cassano-Di Cataldo.
In pochi giorni, infatti, ben due “luogotenenti” del presunto boss sono stati feriti in altrettanti agguati. Prima Giuseppe Antuofermo, poi Vito Antonio Tarullo, vero obiettivo dell’assalto criminale di ieri sera.
C’è da contendersi il mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti, che, ormai, si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta la città.
E questo, purtroppo, è un elemento che ci distingue negativamente dagli altri, se è vero com’è vero che nei centri vicini (quelli per solito segnalati come peggiori o simili a noi a livello di malavita) Bitonto è famosa come “città stupefacente”.
Ieri sera, durante la giornata dedicata alla Festa dei Santi Medici, può essere nato tutto da un diverbio, però, quale che fosse la natura del battibecco, è assurdo e disumano pensare che potesse sfociare in una sparatoria.
Dunque, Arcangelo Vitariello e Vito Antonio Tarullo, uno incensurato, l’altro pluripregiudicato, coinvolto nell’omicidio Maggio e in altri episodi criminosi, erano intenti a mangiare un panino presso il chioschetto all’ingresso del Luna Park, quando d’improvviso due individui si sono avvicinati – è da stabilire ancora se a bordo di un’auto o di uno scooter, se non addirittura a piedi – ed hanno cominciato a far fuoco.
Ed in questo momento è iniziata una terribile scena da Far West.
I due, sorpresi dalla raffica di proiettili – ne sono stati ritrovati ben sette e di due calibri differenti: è da stabilire se c’è stata una risposta al fuoco oppure no -, si sono rifugiati presso il distributore di carburanti nelle vicinanze.
Sono stati trasportati, in seguito, al San Paolo e al Policlinico.
Tarullo ha riportato ferite di arma da fuoco alle gambe ed al gluteo e sarà dimesso nel giro di pochi giorni.
Al Vitariello, che era lì casualmente, ma che è fratello di quel Michele che scampò all’ultimo agguato mortale bitontino, l’omicidio Giampalmo, è stata estratta la pallottola dalla gamba ed è stato dimesso nella notte.
Poco dopo l’episodio un’auto, una Audi A4, è stata fermata dai Carabinieri mentre trasportava uno dei feriti in ospedale.
Insomma, è bastato un alterco per scatenare l’ìnferno e seminare panico e terrore tra bambini, madri e padri, che volevano solo svagarsi un po’ e per poco non hanno rischiato di rimetterci la pelle.