In questo momento drammatico, di forte disorientamento per l’umanità, per il mondo della scuola, il Liceo Scientifico-Artistico “Galilei” di Bitonto vuole condividere con la cittadinanza e con l’intera società una serie di eventi, organizzati per riflettere insieme a noti esponenti del mondo delle scienze, della cultura locale, nazionale ed internazionale. Questa esigenza di aprire un dialogo con alcune delle voci più autorevoli della cultura del tempo è emersa nelle riunioni del Comitato degli studenti, i quali hanno già utilizzato lo spazio libero e democratico dell’assemblea di istituto di novembre, per incontrare, rigorosamente in video conferenza, il giornalista Enrico Caiano, redattore di SETTE, il settimanale del Corriere della Sera, nell’ambito dell’iniziativa Libriamoci, a cui ha aderito il Liceo. Il giorno martedì 22 dicembre, nello spazio del web, sia sulla piattaforma ufficiale del liceo Microsoft-teams sia su YouTube, tutti gli studenti delle classi quinte useranno ancora l’assemblea di istituto per rivolgere ogni quesito, ragionamento e perplessità sul tema della scuola democratica e della divulgazione scientifica al tempo del Covid alla biologa Barbara Gallavotti, autrice del saggio “Le grandi epidemie” e di programmi televisivi come Superquark, ed all’ex studente del nostro liceo lo scienziato Francesco Stellacci, prestigioso bitontino nel mondo, accademico europeo, ricercatore impegnato attualmente in una battaglia contro i virus, con la scoperta e la messa a punto di importanti farmaci antivirali. Il liceo “G.Galilei”, sempre attento a cogliere ogni occasione per una crescita culturale e di impegno civile della propria comunità, si apre ancora una volta con piacere all’esterno, per condividere le difficoltà in cui versa il mondo della scuola con l’intera società, in un momento tanto difficile per tutti, per recuperare “quel senso di cordialità e di solidarietà profonda tra persone che si riconoscono per qualcosa di comune”, così come scrisse l’11 aprile del 1943 Pietro Calmandrei, parlando appunto di patria ritrovata, nel fondo dell’abisso di quegli anni disastrosi, con l’auspicio che si trovi ancora una volta, nel buio della storia la forza del cambiamento