Il personale del Presidio Territoriale di Assistenza, l’ex ospedale di Bitonto, si è riunito ieri, in occasione della giornata dedicata al “Santissimo nome di Maria”, per benedire il nuovo quartiere operatorio, in un momento di preghiera celebrato da da don Nicola Cotrone, parroco della vicina chiesa di Cristo Re Universale, con canti eseguiti dalla “Corale Terlicium”, diretta dal maestro Domenico Binetti. La nuova ala ha quattro stanze di degenza, da due posti ciascuna, e una sala operatoria (è presente anche un’altra, non ancora attrezzata) e, come scrive in una nota, il personale della struttura, «ha un ruolo molto importante nella cura della salute fisica dell’uomo/paziente, alleviando il più possibile le sue sofferenze e migliorare le sue qualità e prospettive di vita».
Hanno partecipato al momento di raccolta il sindaco Michele Abbaticchio e il consigliere regionale Domenico Damascelli.
«Per i cittadini questo è ancora l’ospedale di Bitonto. Continuano ancora a chiamarlo così. Quindi non è vero che l’ospedale è morto, anche perché la giornata di oggi dimostra che c’è un personale che si impegna tantissimo in favore dei pazienti» è il commento del primo cittadino, seguito dal consigliere Damascelli, che più volte si è interessato alla vicenda della sala operatoria: «Bisogna lottare affinché si migliori sempre più il servizio. Ci sono ancora tante cose da fare insieme, tanti obiettivi da raggiungere, ma è necessaria la sinergia».
«Ringrazio tutti gli operatori di questo distretto, perché se la macchina funziona, non è merito solamente di chi dirige, ma anche della parte operatoria. Quel che spesso ai pazienti sfugge è che anche noi abbiamo le nostre vite, i nostri problemi, ma nonostante tutto ci sforziamo di venire qui con il sorriso» aggiunge la direttrice del DSS3 Rosella Squicciarini.
Il nuovo blocco sarà dotato anche di una sala conferenze, in un ponte di raccordo tra due ali della struttura, dove ieri si è tenuta la celebrazione religiosa. Lo annuncia il dottor Pasquale Bordinone, dirigente medico responsabile del blocco operatorio, rivelando che, prima di ieri quella zona era un vecchio deposito pieno di mobili in disuso.
Convinto della necessità di continuare ad impegnarsi per migliorare il servizio, nella struttura sanitaria cittadine, è anche Franco Scauro, medico e consigliere comunale, che, spera nell’attivazione della seconda sala operatoria: «Adesso ci sono leggi regionali che permettono la riqualificazione. Dobbiamo spingere in questa direzione, visto che ci sono risorse, così da offrire una copertura maggiore ad una fascia di cittadini molto ampia».