Adesso
la pazienza è davvero finita.
Azioni
legali contro la Azienda sanitaria locale (Asl) di Bari.
La
minaccia, per niente velata, arriva direttamente dal sindaco, Michele
Abbaticchio, che qualche giorno fa – fa sapere con una nota su
Facebook – «ha
trasmesso una nota ufficiale al direttore generale della Asl di Bari
per chiedere conto dello stato dei lavori programmati e finanziati
dal Fondo europeo di sviluppo regionale per la riconversione del
nostro ex ospedale».
Già,
perché da lungomare Nazario Sauro (o da lungomare Starita, fate
voi), Bitonto attende da tanto, troppo tempo, che alcune promesse
vengano mantenute.
Almeno
due. Legate indissolubilmente. Da un lato ci sono i lavori di
ristrutturazione e messa in sicurezza dell’ex nosocomio, grazie alla
cifra di oltre 2 milioni di euro stanziata dal Fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr).
Ovviamente
(è il caso di dirlo?) gli interventi non sono ancora iniziati,
nonostante qualche mese fa l’ex direttore generale della Asl,
Domenico Colasanto, dava un barlume di speranza
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/sanita-la-promessa-di-colasanto-presto-l-ex-ospedale-di-bitonto-avra-quello-che-spetta/5075.htm),
promettendo che la situazione si sarebbe sbloccata di lì a poco.
Macché.
E noi che ci siamo illusi.
Dall’altro
lato, la trasformazione dell’attuale Centro servizi sanitari
territoriali in un Poliambulatorio di terzo livello. Ce lo avevano
garantito i tanti, troppi, direttori generali dell’azienda sanitaria
locale succedutisi in questi anni, e i 4 assessori alla Sanità
(Fiore, Attolini, Gentile, Pentassuglia) che Nichi Vendola ha fatto
ruotare in questi 5 anni.
E
a ricordarlo a questi signorotti ci ha provato anche una commissione
paritetica (patetica?) comunale e un suo documento condiviso.
«Ricordo
a me stesso – scrive
il primo cittadino – che
la mancata attuazione degli interventi finanziati per inutile
decorrenza dei tempi comporta precise responsabilità, di natura
personale, a carico del funzionario incaricato.
È la prima delle
azioni di carattere legale che intendiamo porre in essere a tutela
della salute di tutta la comunità».
Addirittura
più forte di quella minacciata dallo stesso Abbaticchio appena
insediato: incatenarsi davanti alla sede della Regione Puglia se le
promesse sarebbero state ancora disattese.
La
chiusa è (in parte) conciliante. «Siamo
sempre disponibili al confronto, ma per le azioni di carattere legale
non attendiamo più».
Forse
ne sapremo di più lunedì, quando in città si parlerà di sanità.
E ci sarà l’attuale direttore generale della Asl Bari, Vito
Montanaro.