I
motivi della candidatura al Consiglio regionale di via Capruzzi sono
presto detti: «Ho
verificato velocemente che mancano riferimenti politici che facciano
capo alle questioni ambientali e alla sostenibilità in generale».
Cesare
Veronico, il presidente del Parco nazionale dell’alta Murgia – che
non lascerà in caso di elezione, ma lo farà gratuitamente – scende
in campo (in realtà, lo hanno convinto a farlo, in primis il
candidato governatore Michele Emiliano) certo di quale sarà la sua
stella polare: l’ambiente. La sua tutela. La sua difesa.
Anche
perché – è la convinzione da piazza Ferdinando d’Aragona, dove è
stato inaugurato il comitato dell’ex assessore provinciale
– tutto dipende da un ambiente sano, salute ed economia in primis.Nonché la qualità della vita e del territorio, la mobilità
sostenibile, la tutela della salute, l’agricoltura di qualità, il
benessere animale e la valorizzazione del paesaggio.
«So
benissimo –afferma Veronico – che
con la riduzione dei consiglieri da 70 a 50, sarà più difficile per
chi ha tradizione ambientaliste essere eletto, ma io posso avere
qualche possibilità perché rappresento due territori importanti
come la Murgia e Bari, la mia città. Non possiamo lasciare le
questioni ambientali a chi è sensibile solo in campagna elettorale».
Già,
ma cosa ha fatto l’amministrazione Vendola in questi 10 anni sulle
problematiche ambientali? Il bilancio è in chiaroscuro. «La
Regione – dice – ha fatto tantissimo e cose anche importanti come la legge sulla
diossina, il piano sull’amianto e quello paesistico, ma è indubbio
che ha punti deboli come la gestione dell’intera vicenda dei rifiuti,
della raccolta differenziata, sull’Ilva, dove si doveva essere chiari
fin dall’inizio».
E
forse è proprio per queste zone grigie che Veronico chiede di essere
eletto, «perché senza
punti di riferimento si rischia di avere in Consiglio regionale da un
lato chi rappresenta la storia dei partiti e dall’altro le lobby
economiche, ma che non fanno gli interessi della Puglia. La Regione
non può restare orfani di uomini sensibili».
Sensibile
sarebbe Michele Emiliano, che secondo il presidente del Parco
dell’alta Murgia è l’uomo giusto per la causa del tacco d’Italia e
con cui la collaborazione è iniziata nel 2004, anno in cui Veronico
è diventato consigliere comunale nel capoluogo.
«E’
colui che a Bari ha abbattuto Punta Perotti, ha cambiato da area
edificabile ad area verde la Fibronit, ha riqualificato Torre Quetta,
è stato il sindaco del Park&ride».
A supporto di Veronico si schiera anche Francesco Mundo, capogruppo comunale del Partito socialista. Il Psi, in questa tornata elettorale, infatti, non ha presentato una propria lista e pertanto il direttivo di sezione ha lasciato liberi i suoi iscritti di votare candidati inclusi nelle due liste di Michele Emiliano.