Da Dionigi Tafuto, segretario del circolo cittadino di “Rifondazione comunista” riceviamo e vclentieri pubblichiamo
Come risaputo, l’anno prossimo Bitonto tornerà alle urne per scegliere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale che dovranno gestire scelte fondamentali per la comunità: lo sviluppo urbano e il suo decoro, la vitalità economica e la giustizia sociale, la gestione del ciclo dei rifiuti e la salvaguardia dall’ambiente. Si tratta solo di alcuni grossi temi con cui anche le future amministrazioni cittadine dovranno cimentarsi senza facili scorciatoie ma con pazienza nell’ascolto e capacità di indicare una direzione ideale e pratica al contempo.
Certo si tratta di un modo di pensare la politica difficile ma forse è l’unico all’altezza delle sfide locali e globali che ci attendono. Per questo è sorprendente, nonché avvilente, che riemergano i soliti triti e ritriti discorsi su né destra e né sinistra”, oppure “il merito invece che le ideologie”.
Siamo convinti che buoni amministratori sono coloro che hanno una visione, dei valori generali e che provano ad attuarli e incarnarli nella vita di ogni giorno all’interno della propria comunità.
È questo il modello a cui in piccolo si è ispirata Rifondazione comunista a Bitonto, pensando e provando a fare cose di sinistra, quando ad es. ha ottenuto il trasferimento della scuola “De Rienzo” da una fatiscente struttura privata che non aveva gli standard di sicurezza e costava ogni anno al Comune e ai bitontini un affitto di 75mila euro.
O quando Rifondazione si è prodigata per denunciare ed eliminare la vergonosa gestione dei tributi da parte della Cerin; oppure quando davanti a preoccupanti fenomeni di ritorno dello squadrismo fascista ha chiesto al sindaco Abbaticchio di vietare l’uso dello spazio pubblico comunale ai fascisti con un Regolamento in linea con le disposizioni della Costituzione.
O ancora quando sempre Rifondazione comunista, critica per la gestione del ciclo dei rifiuti, ha sollevato il problema della gestione dell’Azienda servizi vari ma anche dei ritardi colpevoli della Regione Puglia rispetto alla mancanza di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti.
Con questo spirito Rifondazione ha appoggiato un sindaco e un’esperienza amministrativa per nove anni, essendo sempre leale ma mai fedele, senza mai chiedere nulla per sé individualmente, cosa a cui purtroppo spesso la politichetta di Paese ci ha abituati.
Ancora oggi siamo a chiedere con decisione il Regolamento sul decoro urbano e l’istituzione dell’Osservatorio sul lavoro per rafforzare il lavoro amministrativo di questi anni piuttosto che parlare a vuoto e in astratto di “merito, efficienza, nuove classi dirigenti, né destra né sinistra e altre corbellerie“. Pensiamo che queste e altre proposte concrete non solo abbiano avuto un profilo di sinistra ma abbiano contribuito con coerenza, seppur con tutti i limiti, a mantenere in piedi un piccolo presidio di buona politica al servizio di chi vuole la città di Bitonto moderna, solidale e antifascista.