Caso Fioriello, nuovo Gal e
Regolamento dei Comitati di Quartiere. Sono stati questi i temi più
significativi affiorati nel Consiglio
Comunale di ieri.
La novità politica più
rilevante è quella emersa ad inizio seduta e legata al nome di Giuseppe Fioriello. Il capogruppo Pd Francesco Paolo Ricci ha
citato infatti una lettera inviata ai consiglieri in cui l’ex assessore ha
ammesso la condanna per commercio di merce contraffatta di cui si era discusso
negli ultimi mesi.
Fioriello, fuoriuscito
dall’Idv e accasatosi in un nuovo movimento civico, si era infatti dimesso lo
scorso gennaio a seguito della sfiducia che l’ex-partito (l’Idv) aveva
manifestato nei suoi confronti (così erano state giustificate pubblicamente anche
le dimissioni del consigliere Pafetta,
poi sostituito da Albudanzi),
sottolineata già da una bocciatura ad una sua proposta avvenuta in un altro
Consiglio Comunale di dicembre.
«Tutti
quanti – esordisce il capogruppo Pd Ricci – abbiamo ricevuto una lettera dall’ex
assessore Fioriello. Che aveva sempre negato ci fosse una condanna nei suoi
confronti. Ognuno può sbagliare – minimizza Ricci – commettendo un reato. Si tratta di gadget, stiamo parlando del nulla».
E conclude: «Ora chiedo che Fioriello,
come ho fatto io, mostri il casellario giudiziario (quello nelle mani del
Segretario Generale, più specifico rispetto all’altro reso pubblico dall’ex
assessore, in cui il reato non compare per il beneficio della non menzione ndr). In questa maniera eviteremo che rimangano dubbi nella gente e accuse
generiche. Ottimo passo in avanti con la lettera».
Difatti quanto detto da Ricci a proposito di Fioriello contraddice la precedente intervista
rilasciata dall’ex assessore a BitontoLive, in cui alla domanda se smentisse la condanna di cui si
parlava in quei giorni, l’ex assessore aveva risposto con un «assolutamente sì».
Concluso l’intervento di
Ricci e presentata la proposta di Matteo
Masciale (Progetto Comune) di
predisporre un documento «di sostegno e
vicinanza a tutti gli amministratori e le forze dell’Ordine della nostra
Regione oggetto di minacce nelle ultime settimane», sono stati affrontati i
primi due punti all’ordine del giorno: la
costituzione del nuovo Gal, chiamato “Nuovo
Fior d’Olivi”, e una chiarificazione delle norme di compatibilità degli eletti dei Comitati
di Quartiere.
In merito al primo
provvedimento, su cui ha relazionato il sindaco
Michele Abbaticchio, è opportuno ricordare che i Gal, o Gruppi di Azione
Locale, sono società consortili costituiti da enti no profit, istituzioni e
associazioni e che si propongono diversi obiettivi, come la rivitalizzazione e
il recupero delle aree rurali. «I Gal– sottolinea il primo cittadino – possono
quindi partecipare a bandi pubblici, in cui sono stanziati anche fondi europei,
con cui ottenere finanziamenti per le proprie attività» nell’ottica di una
ricaduta positiva sul territorio. Il bando a cui il Gal “Fior D’Olivi” aveva
aderito rientrava nel Piano di Sviluppo
Rurale della Regione Puglia 2014-2020. Tuttavia due città, Monopoli e
Modugno, avevano denunciato al Tribunale Amministrativo Regionale delle
irregolarità formali nel bando, poi confermate, che rischiavano di bloccare
tutto. Così, la Regione è corsa ai ripari ripubblicando il bando e chiedendo che
entro il 20 marzo fossero costituiti dei nuovi comitati. Di qui, l’approvazione
ieri in Consiglio del Gal “Nuovo Fior D’olivi”, che comprende le città di Bitonto, Giovinazzo, Terlizzi, Palo del Colle, Binetto, Grumo e Modugno. Sono state alienate inoltre le quote
di partecipazione del Comune dal Gal precedente, la cui coesistenza era
inammissibile dal punto di vista giuridico.
Parere positivo bipartisan -è
passato all’unanimità- per il provvedimento. Mentre Domenico Damascelli (Forza Italia) ha rivendicato il proprio ruolo
nel portare a Bitonto il Gal, esprimendo parere positivo e auspicandosi che i
Gruppi di Azione Locale «diventino vere
agenzie di promozione territoriale e non di spartizione e clientelismo», Ricci
(Pd) ha evidenziato la necessità di maggiori controlli circa l’attività della
società consortile. Il capogruppo Pd ha poi messo in discussione l’opportunità
di coinvolgere il “Maria Cristina”, viste le criticità che la struttura sta attraversando
in questi tempi. Infine, ha promosso l’aggiunta (poi approvata) di un
atto d’indirizzo in calce alla delibera che obblighi il rappresentante della
parte pubblica del Gal a relazionare in Consiglio Comunale ogni semestre sull’attività
dell’ente.
La seduta ha inoltre visto
per la prima volta il neo-assessore al Bilancio Francesco Giordano che ha commentato: «Onorato di far parte dei lavori di quest’assemblea. Sono a
disposizione di tutti, non faccio parte di alcun partito, sono solo qui per
ricoprire questo ruolo e incarico».
Rocco
Mangini, assessore con le deleghe al Governo Partecipato, ha poi
esposto il secondo punto all’ordine del giorno, con cui si è specificato che,
in merito alle elezioni dei rappresentanti dei Comitati di Quartiere, si devono
ritenere “affini” dei consiglieri
comunali, quindi ineleggibili per Regolamento, solamente coloro i quali sono
legati da un rapporto di parentela di
primo grado (cioè genitori e figli). Per i gradi di affinità superiori,
cioè dal secondo (fratelli e sorelle) in su, non sussiste l’ineleggibilità (interpretazione
autentica dell’art.19 “Ineleggibilità e incompatibilità”comma 6). Il caso era stato sollevato da Pierpaolo Modugno, affine di secondo
grado del consigliere Modugno ed eletto come presidente del Comitato di Quartiere 1 lo scorso anno,
per l’ambiguità normativa circa questo punto del Regolamento. La proposta è passata
con 2 voti contrari e 1 astenuto.
Il resto della discussione è
stata occupata dai debiti fuori bilancio, approvati dalla maggioranza. Astenuti
invece Pino Maiorano e Vito Antonio Labianca, gli unici due
membri dell’opposizione rimasti in aula.