Revisori dei conti e Cerin sono
stati gli argomenti del Consiglio comunale di ieri. E proprio il primo punto,
che doveva essere una formalità, si è trasformato in una discussione lunga ben
due ore. L’assise, infatti, era chiamata a ratificare i revisori dei conti 2013
– 2016 nominati per sorteggio dalla Prefettura di Bari ed anticipati martedì in
esclusiva dal nostro giornale (http://www.dabitonto.com/politica/r/domani-consiglio-comunale-convocato-d-urgenza/769.htm), ma ben presto lo stipendio dei
nuovi arrivati è stata una pietra d’inciampo.
Stando infatti alla delibera, il
presidente dei revisori, Luigi Roccotelli, proveniente da Minervino Murge,
guadagnerà circa 17 mila euro all’anno. Gli altri due, Vito
Nicola Anania (Grottaglie) e Mario Paradisi (San Severo), si accontenteranno
di 11 mila euro. Più rimborsi e benefici (rimborsi biglietti prima classe del
treno su tutti). Accanto a tutto questo, poi, il comune di Bitonto si dimostra
magnanimo verso i revisori
dei conti perché applica la tariffa più alta sugli stipendi.
Questo aspetto non va giù al
capogruppo Pd, Francesco Paolo Ricci che, dopo aver ringraziato il
collegio uscente, attacca l’assessore alle Finanze Michele
Daucelli, colpevole «di aver ignorato i consiglieri comunali e quindi la città
e di non aver portato in aula la riduzione dello stipendio dei revisori dei
conti già concordata di massima dall’intera assise».
Era il 28 gennaio scorso, infatti,
quando alla ratifica della nomina di Angelo Pedone al posto di Antonio Nacci,
l’intera assise decideva che avrebbe rivisto il trattamento economico dei
revisori modificando il regolamento di contabilità, accantonando una proposta
ad hoc del consigliere Domenico Damascelli (Pdl). Ed è lo stesso capogruppo Pdl
ad unirsi all’appello di spending review del piddino, e a rivedere i benefici
concessi. Ben presto si scatena la bagarre tra i due schieramenti, con Mundo
(Psi) che mette ancora più benzina sul fuoco accusando l’opposizione di fare
soltanto demagogia. Daucelli prova a fare da pompiere ricordando come la
modifica al regolamento non si
è fatta perché ancora non presenti le commissioni consiliari.
Non è convinto Franco
Natilla (Pd), secondo cui Daucelli «fa pressapochismo perché quando dice queste parole dice castronerie».Un macigno sulle richieste dell’opposizione lo dà il segretario generale Salvatore Bonasia, che ricorda come sia impossibile procedere alla
nomina dei revisori dei conti e poi ridurne il compenso.
Il presidente del
Consiglio, Vito Palmieri, ha un’idea tutta sua per
sbloccare l’empasse: approvare la delibera con l’emendamento affermante che lo
stipendio dei revisori restava quello fissato fin quando il Consiglio comunale
non lo avrebbe cambiato. Lo stesso segretario, per i principi già espressi, è
perplesso. Regna la confusione, tanto che dai banchi dell’opposizione si chiede
il ritiro della delibera per modificare i regolamenti. Secondo Daucelli, la proposta è irricevibile perché i revisori devono insediarsi
entro 45 giorni dalla decadenza dei precedenti, «e l’ufficio non avrebbe
tempo di occuparsene perché ha già programmato le ferie».
Il sindaco Abbaticchio, però, lo corregge subito: «Mi
interessa relativamente delle ferie degli uffici, e comunque la delibera si
approva con la postilla che il Consiglio comunale si impegna a ridurre per
quello che è possibile il compenso». Applausi dal pubblico presente e
plausi dall’opposizione. Fine della discussione. La delibera è licenziata
all’unanimità. Dopo due ore, alle 21.10, l’assise è pronta a discutere di
Cerin.