Il Centro per l’impiego di Bitonto? Alla Regione Puglia. In comodato d’uso.
Ottemperando alle ultime novità legislative in materia di Uffici di collocamento e anche in vista del Reddito di cittadinanza in arrivo tra poco più di un mese, da Palazzo Gentile hanno deciso di “disfarsi” degli uffici presenti in via Dossetti, accanto alla polizia municipale.
Tutta la storia ha l’incipit nel 2000, quando il Consiglio comunale (sindaco era Nicola Pice) manifestava la volontà di destinare a sede dell’Ufficio collocamento cittadino i locali al piano rialzato dell’immobile di proprietà comunale “Ex Mulino Calò”, in via Dossetti, già via Giovinazzo. Sempre quell’anno, ma a dicembre, l’amministrazione consegnava ufficialmente gli spazi alla Provincia di Bari. Un vano ingresso, 3 vani ufficio, un salone, due gruppi di servizi igienici.
Le ultime novità, poi, arrivano qualche mese fa. A giugno dell’anno scorso, allorché, con una precisa legge regionale, da via Nazario Sauro subentrano nella gestione delle sedi, con ogni annesso e connesso (presa in carico delle sedi, subentro nelle utenze, servizi di pulizia, eventuale attivazione servizi di vigilanza, tributi di competenza, fonia e dati, attivazione delle manutenzioni ordinarie, attivazione sistemi di rilevazione presenze ed altro).
E il mese scorso quando il Governo gialloverde ha decretato – ma adesso attende il vaglio del Parlamento – il famigerato Reddito di cittadinanza. E dagli uffici rappresentativi del tacco d’Italia hanno messo nero su bianco un’apposita Convenzione per avere in comodato d’uso gli spazi di via Dossetti.
E che ha ricevuto il disco verde dalla Giunta cittadina qualche giorno fa.
La Convenzione avrà una durata di dieci anni e prevede, tra le altre cose, che la Regione dovrà trasferire lì il proprio personale – conditio sine qua non e punto di partenza di tutto – e “prenda in carico la gestione dei servizi (pulizie, facchinaggio, guardiania, ecc.), assicura la fornitura di materiali di consumo (carta, cancelleria, mobilio, attrezzature, toner, ecc.), e il pagamento delle utenze (acqua, luce, gas, fonia, dati) per il regolare svolgimento dell’attività dei CPI; sono altresì a carico della Regione Puglia, ove dovuti, eventuali tributi e canoni condominiali; in caso di utilizzo non esclusivo dell’immobile le utenze rimangono intestate al corrente intestatario, e le medesime sono ripartite sulla base di tabelle millesimali relative all’edificio); la Regione, attraverso le strutture competenti assicura altresì l’esercizio delle manutenzioni ordinarie (pitturazioni, piccola manutenzione, eventuale adeguamento per usura di tendaggi, corpi illuminanti) con oneri a proprio carico”.