Dal presidente provinciale Giovani Puglia Popolare Bari, Roberto Cardinale, riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Quanto emerso dal 2° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale presentato ieri a Roma è buio per il rapporto giovani-lavoro nella nostra Nazione. Infatti negli ultimi dieci anni il numero degli occupati (giovani) in Italia è diminuito dello 0,3% (in Germania, Regno Unito, Francia è in aumento). Nel Sud il tasso di occupazione è pari al 34,3%, al Centro al 47,4%, nel Nord-Ovest al 49,7%, nel Nord-Est al 51,1%. Vent’anni fa, nel 1997, i giovani di 15-34 anni rappresentavano il 39,6% degli occupati, nel 2017 sono scesi al 22,1%. I lavoratori “anziani” hanno un’alta presenza nella pubblica amministrazione e nei settori istruzione, sanità e servizi sociali. I millennial invece sono più presenti nel settore alberghi e ristoranti e nel commercio.
“Per l’occupazione giovanile in Italia le possibilità concrete di lavoro sono sintetizzate in due figure professionali: camerieri o commessi – dichiara il Presidente Provinciale Giovani Puglia Popolare di Bari, Roberto Cardinale. – Si creano sempre meno posti di lavoro per i giovani e aumentano le disuguaglianze retributive tra operai, impiegati e dirigenti. Oltre questo grave problema sociale-lavorativo rispetto agli altri Paesi dell’UE (come emerso dal rapporto Censis-Eudaimon), stiamo distruggendo di più proprio dove il lavoro ce n’è di meno, ovvero nel Mezzogiorno! Per questo – aggiunge e conclude Cardinale – vanno adottate importanti e immediati provvedimenti che garantiscano l’occupazione giovanile nel nostro Paese e si eviti l’emigrazione e conseguente invecchiamento del nostro mondo lavorativo!”