Dall’Us Bitonto 1921 riceviamo e volentieri pubblichiamo:
L’U.S.
Bitonto Calcio 1921 con la presente nota intende chiarire alcuni
aspetti in merito agli spiacevoli accadimenti di domenica 21 febbraio
2016 in occasione della partita disputata contro l’A.S.D. Novoli
Calcio.
La
società innanzitutto ci tiene a ribadire la propria completa
estraneità rispetto al folle gesto di quattro sconsiderati, che con
la loro vile azione hanno infangato il nome dell’U.S. Bitonto
Calcio 1921 e dell’intera città.
Dispiace
però osservare che con tutto il clamore mediatico che si è
scatenato intorno a questa triste faccenda, nessuno abbia rimarcato
che i dirigenti bitontini, con in testa il presidente Paolo
Lapalombella, hanno offerto sin da subito la propria massima
collaborazione al commissario di campo e agli ospiti novolesi,
affinché la partita si svolgesse nel miglior clima possibile in
riferimento a quanto era purtroppo accaduto a circa 1 km dallo
stadio.
Peraltro,
nessuno ha evidenziato che la società, senza avere alcuna colpa,rischia di pagare delle sanzioni che andranno a penalizzare gente che
con tanti sacrifici mantiene vivo il calcio a Bitonto a certi
livelli.
Crediamo
che la solidarietà espressa nei confronti dei dirigenti dell’A.S.D.
Novoli sia stata esemplare: ci siamo sentiti tutti quanti “toccati”
da un simil gesto di inciviltà, ripetiamo, ordito da personaggi che
nulla hanno a che fare con lo sport e che hanno ferito NOI
innanzitutto!
Per
ciò che concerne il match, sicuramente la gara si è svolta nella
massima serenità, negli spogliatoi non vi erano persone estranee, il
clima di cordialità era ben tangibile.
Nel
primo tempo il Novoli ha colpito una traversa a seguito di un’azione
corale al limite dell’area e nel corso dell’incontro ha costruito
altre nitide occasioni da rete, per nostra fortuna molto ben
neutralizzate dal portiere Roberto Rana.
Pertanto,
non compendiamo le parole di questi giorni apparse sul web e sui
social network di alcuni dirigenti novolesi che parlano di
“impossibilità di giocare a calcio”.
Probabilmente,
se non ci fossero state la traversa colpita nel primo tempo e la
prontezza di Rana nelle due predette occasioni, con conseguente
risultato positivo a favore della squadra leccese, oggi non si
direbbe che “non si poteva giocare”.
In
estrema sintesi, rinnovando la solidarietà al team novolese per il
vergognoso episodio per il quale confidiamo nella Giustizia sapendo
che l’autorità di Pubblica Sicurezza è già sulle tracce dei
colpevoli, crediamo sia doveroso in questi casi non parlare solo
degli aspetti negativi, ma anche di quei pochi positivi, quale
l’accoglienza amichevole dei dirigenti bitontini ed il
comportamento sportivo del pubblico assiepato sugli spalti.
E
crediamo, inoltre, che in tutto questo “calderone”, occorra anche
un po’ di coerenza: è paradossale affermare dapprima che si
accetta il risultato del campo per poi cambiare letteralmente
opinione dopo due giorni.
Questione
di credibilità.