Pier Francesco Santoruvo è un ragazzo
che fa parlare il campo, e raramente i giornali. Negli ultimi tre anni, mentre
gran parte di quella vecchia guardia del Bitonto che fu ha lasciato la nave,
lui è rimasto al suo posto, con passione e dedizione, con l’obiettivo
dichiarato di fare dei leoni neroverdi l’araba fenice che risorge dalle ceneri.
Ed è con questa passione che l’attuale
direttore sportivo della vicecapolista del campionato di Prima categoria, dice
la sua a poche giornate dal termine. Dall’ex mister Forziati, al nuovo coach
Gino D’Addabbo, passando per le “forche caudine” della finale play off. Dove il
Bitonto ha due risultati su tre a disposizione.
«La paura è che in
questa gara unica ci possa essere un fattore, ad esempio un arbitraggio
come quello nella gara con il Modugno, che possa compromettere una
stagione- afferma
Santoruvo- Da ds però sono comunque
contento di giocare questa finale perché vuol dire che abbiamo fatto bene.
Spero di incontrare il Real Gioia (attualmente terza in classifica, ndr),
una squadra alla quale siamo molto legatianche al di fuori del campo, e ci piacerebbe festeggiare con loro».
Inevitabile parlare di Forziati, il
tecnico palesino costretto a lasciare dopo l’inopinata sconfitta di Modugno.
«Non lo
chiamerei esonero ma allontanamento. La decisione è stata presa da tutta la
società, perchè avevamo bisogno di dare un nuovo stimolo alla
squadra. Per tre quarti di stagione abbiamo lavorato per la gara di
ritorno con il Modugno, e dopo quella sconfitta avevamo paura che la
squadra potesse avere un calo, così abbiamo deciso di chiamare D’Addabbo.
Forziati, che ha lavorato molto per questa squadra, ha capito la scelta e
si è fatto da parte».
Da Palese ci si è spostati a
Carbonara, dove abita Gino D’Addabbo. L’ex capitano neroverde tra il 1999 ed il
2002 è tornato all’ombra dell’olivo come allenatore. Traghettatore o no, sembra
sapere il fatto suo: 4 punti in due partite, ed un 6-0 rifilato domenica scorsa
al Palagiano.
E’ un uomo di poche parole e che,
detto dai suoi giocatori, cerca costantemente il dialogo con tutti.
«Lui è un vincente, ed è una gloria dei tifosi del Bitonto – lo
descrive il direttore sportivo – Crede in
questo progetto e, conoscendo molti elementi del gruppo, riesce a trasmettere
il suo spirito alla squadra».