Teniamo
a mente un numero. Il 7.
Sette sono i gol infilati ieri al Trani (anzi, ai giovanissimi della Vigor
Trani, alle prese con un lunghissimo momento di grande passione e
difficoltà) in quello che doveva essere, ed è stato, un allenamento
domenicale.
Sette sono le gare consecutive dell’Us Bitonto in questo primo scorcio di
Eccellenza 2016-2017. Dopo l’esordio da brividi contro l’Altamura, i
neroverdi hanno infilato 19 punti su un totale di 21 disponibili,
centrando sei successi e un pareggio sul difficile campo
dell’Otranto.
Sette sono le partite che Pasquale Longo (e ieri, per un tempo, anche Francesco Zecchino) vede la sua porta inviolata e immacolata.Complessivamente fanno ben oltre 650′, mica noccioline. Se fosse
stato Gianluigi Buffon, già si sarebbero riempiti i quotidiani
italiani.
Ma
cosa portano tutti questi numeri? Alla vetta della classifica. Dalle
16,30 di ieri pomeriggio, infatti, l’Us Bitonto guarda tutti
dall’alto insieme all’Audace Cerignola con 19 punti, uno in più del
Team Altamura.
L’ultima
volta è stato nel maggio 2014, anno del magico Triplete. Si era in
Promozione e in panchina c’era il sergente Muzio Di Venere.
L’ultimo
precedente in Eccellenza è datato 2003, l’anno del salto in serie D
con Nicola Ragno. In quella squadra c’era anche Pasquale De Candia, vice allenatore. Adesso, invece, il
giovanissimo condottiero molfettese è alla guida dei neroverdi, che
davvero gli somigliano tanto. Compatti, equilibrati a livello
tattico, sicuri dei propri mezzi, capaci di concedere quisquiglie
agli avversari, cinici e concreti. Tutti ingredienti che nel calcio
ti fanno ottenere grandi risultati, e fanno sognare.
Sogno
o meno, la cosa certa è che dopo due difficili e tribolate stagioni,
l’Us Bitonto è tornato a farsi rispettare. Da tutto e tutti. Vi pare
poco?
La
partita. Per
affrontare l’ei fu Vigor Trani, l’allenatore neroverde cambia qualche
pedina non snaturando il suo credo tattico. Longo; Campanella,
Monopoli, Elia; Turitto, Cantatore, Costantiello, Bonasia; Zotti;
Manzari, Albrizio.
La
cronaca, in realtà, ha davvero poco da dire perché è tutta la
partita che ha seguito il copione che doveva. Lungo monologo
neroverde. La prima marcatura arriva al 6′ con Pietro Zotti, che
batte Caiati con un destro da cineteca. Due giri di orologio dopo, è
già 2-0 con Gennaro Manzari, bravo a capitalizzare un bell’invito
proprio di Zotti. Che, al 36′, arrotonda il punteggio deliziando il
“Città
degli Ulivi”
con una punizione in bello stile che bacia la traversa e finisce al
di qua della linea. Per il fantasista neroverde, sono già quattro le
marcature in Campionato.
E
c’è tempo anche per il poker firmato Onny Turitto con una bella
azione personale (sono due i suoi sigilli stagionali), e per il
rigore sbagliato da Albrizio in pieno recupero.
Nella
ripresa c’è da assistere alla traversa di Bonasia al 5′, al
pokerissimo firmato da Albrizio all’11’ (anche il giovane attaccante
sale a quattro), al 6-0 del “condor” Manzari (è il
capocannoniere del Bitonto, con nove squilli tra Campionato e Coppa
Italia), e al 7-0 finale griffato dal giovanissimo Thomas
Sciacoviello.
Adesso arriva il bello, perché il Bitonto dovrà dimostrare di essere
una squadra matura e forte anche con le Top del Campionato. C’è un
ciclo terribile (Gallipoli, Noicattaro/Mola, Barletta, Casarano,
Vieste e Cerignola), che dirà davvero tanto sulla stagione dei
leoncelli di casa nostra.