Ieri pomeriggio, l’ultimo della stagione regolare di una Eccellenza pugliese vissuta sull’ottovolante, l’unico sentimento che serpeggiava in tribuna aveva il colore verde della speranza. Sì, quella tanta speme di vedere il Bitonto centrare il miracolo dell’accesso ai playoff, realtà sfumata a 90′ dalla bandiera a scacchi.
Vincenzo Modesto e compagni, in realtà, hanno fatto quello che si doveva fare. Battere l’ostico e complicato Corato a domicilio. Il problema, però, è che a un paio di centinaio di chilometri più a sud, a Gallipoli, i salentini hanno fatto anche il proprio, rifilando tre reti all’Avetrana, mantenendo così il quinto e ultimo posto utile per continuare la stagione.
Perché, ai titoli di coda della regular season, è questo quello che si dice: Fasano 58, direttamente in serie D; Casarano 56, Avetrana e Omnia 53, Gallipoli 52. I neroverdi sono sesti a 51, e non basta. Alle forche caudine si affronteranno Casarano-Gallipoli e Avetrana-Omnia. Ne rimarrà soltanto una.
Nella giornata della targa a Michele D’Acciò, i leoncelli fanno loro il derby tutto neroverde con un gollonzo di Terrevoli a metà ripresa, portando a casa tre punti meritati, se non altro per il numero di occasioni create nell’arco dei 90′. E per quella voglia che hanno messo in più rispetto agli avversari, sicuramente quotati ma arrivati, forse, un po’ con le pile scariche.
Tre punti che però non fanno scemare l’asticella dei rimpianti, soprattutto per la troppa discontinuità in trasferta e per un girone di ritorno in cui la retromarcia, una volta inserita, non è stata più tolta.
Peccato. Davvero un gran peccato. Rimane un fatto, comunque: dopo lo tsunami della scorsa estate, con la diaspora di molti pezzi pregiati in giro per lo Stivale, i “poveri ma belli” hanno fatto vivere emozioni ai loro tifosi. Più di quante i più affezionati potevano aspettarsi.
Anche ieri pomeriggio, sia pur non sia stata una partita esaltante. Poche emozioni in realtà, con il Bitonto (ieri in un inedito 4-4-2 camaleontico con Addario; Pagone, Camasta, Elia, Sisalli; Terrevoli, Caprioli, Piperis, Modesto; Rana, Manzari) che prima della seconda rete stagionale del folletto classe 2000, si era reso pericoloso con una punizione di Manzari, un tiro alto di Terrevoli, e un colpo di testa poco preciso dello stesso Manzari. Dopo la rete che decide la contesa, è Leoci a dire di no, con i piedi, al tentativo di Giangaspero ai titoli di coda.
Il film per la stagione 2017-2018 finisce così. E chissà la critica cinematografica come lo classificherà…