Cinque
goal validi, un altro annullato, una traversa. Altri tre punti in
cascina (fanno 47 in 22 partite di Campionato), secondo posto
mantenuto, a segno tutti gli attaccanti.
Dal
“Città degli Ulivi” anche ieri pomeriggio sono arrivate
buone notizie. Quelle di un Us Bitonto tornato a piacere e a
piacersi, a divertire e a divertirsi, a concedere briciole agli
avversari, a segnare tante reti.
Vittima
di turno, questa volta, l’Hellas Taranto, ultimo in classifica, pieno
zeppo di giovani (il numero 9, Di Serio, è classe 2001), ma
penultimo attacco della serie A pugliese.
Sugli
scudi, ovviamente, Gennaro Manzari, autore di una tripletta (un goal
di testa, un altro di furbizia, l’ultimo di tecnica) che lo fa salire
in testa nella classifica cannonieri con 15 reti, e senza rigori.
E poi
c’è lui, Leonardo Terrone. L’uomo copertina del match, perché si
batte come un leone, confeziona una rete a Manzari e l’altra a Zotti,
centra un palo clamoroso a portiere battuto, si procura un rigore che
tutto il pubblico invoca sia lui a battere. E che non sbaglia.
Il
simbolo di un Bitonto che non molla e continua a pensare in grande,
in una domenica in cui non cambia niente lassù in cima, perché il
Cerignola rifila una manita al
Galatina, l’Altamura batte il Barletta, il Casarano passa a Otranto.
E
a otto gare dal termine, siamo a questo punto: Cerignola 51, Altamura
(una partita in meno) e Bitonto 47, Casarano 44.
La
partita. Per
la terza gara consecutiva a domicilio, mister Pasquale De Candia deve
rinunciare a Campanella, Modesto, Turitto e Albrizio, e ha scelte
quasi obbligate: Longo; Camasta, Lorusso, Elia; Roselli, De Santis,
Capriati, Bonasia; Zotti; Manzari, Terrone.
I
padroni di casa non ci mettono molto a sbloccare il risultato. Lo
fanno già al 13′, quando Manzari è bravo a insaccare di testa un
cross di De Santis.
Dopo
in realtà, per un buon quarto d’ora, non ci si diverte molto perché
il Taranto si limita a fare quello che (non) può, e il Bitonto gioca
al piccolo trotto e sbaglia molto in fase di costruzione di gioco.
Poi,
però, ci si risveglia e dapprima c’è una rete annullata a Zotti, e
quindi la rete del vero raddoppio. La firma ancora Manzari al 35′,
sfruttando una difesa ionica decisamente allegra.
C’è
tempo anche per il 3-0. Di chi? Sempre del “condor”, of course.
Questa volta con una sforbiciata su imbeccata di Terrone. Per lui i
gol stagionali sono 19, le triplette sono due, e il pallone della
partita a casa.
La
ripresa non è meno emozionante, per fortuna. Segna subito il Taranto
con il colpo di testa di Kunde da calcio d’angolo al 5′.
Gara
riaperta? Neanche per sogno, perché servono due giri di orologio a
Zotti per rimettere le cose in chiaro, e portare a 15 le firme in
Campionato.
Poi
c’è tempo per assistere al palo di Terrone dopo un bignè
confezionato dalla pasticceria Zotti-Bonasia. All’incredibile goal
fallito da Manzari tutto solo davanti a Perelli; alla quinta rete
messa a segno da Terrone su calcio di rigore, da lui stesso
procurato.
Il
Bitonto balla ancora. Per la 7ma volta in casa, la 14esima
complessiva, e resta in altissima quota.
Domenica
c’è la tappa numero 23. Difficile trasferta in casa del Trani di
mister Giacomo Pettinicchio, lontanissimo parente di quello del
girone d’andata, e che sul campo amico ha bloccato sia Altamura che
Cerignola.
Le
pagelle.Longo 6; Camasta 6, Lorusso 6,5, Elia 6,5; Roselli 6 (De Palma sv),
De Santis 6 (Cantatore sv), Capriati 6 (Pagone sv), Bonasia 7; Zotti
6,5; Manzari 7,5, Terrone 8.