Con l’Us Bitonto che sta viaggiando a gonfie vele e con il “Città degli Ulivi” che finalmente sta tornando lentamente a gremirsi, una parte degli ultras neroverdi (il gruppo di Quei vecchi ultras… del 1921) torna a battere sul tasto dell’apertura della gradinata dello stadio, ormai chiusa dal lontano 2003, e sulla riqualificazione dell’intero impianto sportivo cittadino.
«Il 29 ottobre scorso abbiamo chiesto all’amministrazione comunale, tramite apposito comunicato, di riaprire la gradinata dello stadio comunale “Città degli Ulivi”. Ma non solo. Con lo stesso comunicato avevamo di conseguenza richiesto, a norme di security, anche di provvedere al completamento e rifunzionalizzazione dell’impianto sportivo con la realizzazione di due curve, una per i numerosi supporters di casa e l’altra per ospitare le tifoserie ospiti», ricordano i fedelissimi.
Ma, ad oggi, inutilmente, anche se il sindaco aveva in mente di riaprire la gradinata alle scolaresche, «mentre dall’assessore allo Sport Domenico Nacci attendiamo una risposta da più di due mesi», sferzano gli ultras. «Nel 2014, lo stadio bitontino rimane, con riferimento a città medio – grandi, uno dei pochissimi ancora privo di un settore per i tifosi di casa e di uno riservato agli ospiti. Oltre ad essere l’unico ad avere ancora la gradinata chiusa con una “bella” divisione centrale fatta da una barriera metallica che occupa i migliori posti centrali di quel settore. E tra l’altro non si capisce neanche per quale assurdo motivo, visto che ci sono città le cui squadre disputano campionati superiori al nostro, a cui è permessa la coesistenza della tifoseria ospite con quella di casa sulla stessa gradinata».
E non è tutto, perchè «nel frattempo leggiamo su “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 6 gennaio che a Binetto, centro di circa 5mila abitanti, il Comune ha affidato la gara per la realizzazione del nuovo campo sportivo ( i lavori inizieranno entro marzo ) per un costo di €520.000. Ad Altamura inizieranno presto i lavori per il rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica al campo comunale “Cagnazzi”, il secondo campo sportivo della città murgiana».
Infine un invito che sembra quasi una investitura economico – pubblicitaria da prendere al volo: «L’ammodernamento dello stadio “Città degli Ulivi” sarebbe per Bitonto una occasione in più: si darebbe la possibilità a chi vuole investire nel calcio bitontino di poter creare un indotto; si darebbe la possibilità alla società di proporre biglietti a prezzi ridotti, in questo periodo di crisi, per famiglie o ragazzi delle scuole; ridare a chi assiste allo spettacolo una degna visibilità. E chissà, magari come è successo a Casarano per ben tre volte, anche la Nazionale di calcio Under 21 potrebbe decidere di concedersi agli occhi dei bitontini. Uno stadio così bello, con una tifoseria così calorosa, senza due curve non può più stare».