Tina Aluisio, la nuova presidente del Bitonto calcio, ci ha preso gusto.
Così, ieri pomeriggio, si è regalata un altro bagno di entusiasmo neroverde, certificato dagli immancabili e come sempre generosi ultras.
Location, il centro sportivo Bellavista, dell’ex predatore pertinace Antonio e di quel simpaticone del fratello Dino.
Occasione della festa, la presentazione dei nuovi acquisti.
Foto di rito con contratti da firmare e sciarpa che garantisce l’unicità della fede bitontina.
Defilati, il ds Sgrona sempre a lavorare e il segretario Santoruvo pure.
Schivo, ma non tanto da sottrarsi agli infallibili flash dell’addetto stampa Cappiello, mister De Candia.
Dunque, dietro la scrivania accanto alla condottiera si sono succeduti il portierino Francesco Zecchino, l’eterno Francesco Cantatore, l’estro di Piero Zotti e Onofrio Turitto, la pertica Christian Albrizio più un nugolo di promettenti juniores (Capriati, Cassano, Sciacoviello). Assente solo Luigi Monopoli in ferie.Eppoi, i riconfermati, i volti noti da Capitan Modesto a Nicola De Santis, passando per i vari Campanella e Pagone.Tutti hanno assicurato che ci metteranno impegno e passione, dimostrando di aver già assimilato il credo della rinnovata società.
Infine, il buffet che ha donato un piacevole sorriso gastronomico ai presenti.
Tuttavia, il dettaglio più bello di questa gioiosa giornata l’ha firmato l’infaticabile pendolino Oronzo Bonasia a riflettori spenti. In un post su Facebook, commentando una immagine della bandiera Nicola Roselli, ha ricordato che da piccolo si recasse col padre al “Città degli Ulivi” proprio per contemplare l’estroso barese.
Ecco, gran bella testimonianza, quella di Oronzo. Negli anni Trenta, Lillino Chiddo andava a vedere le partite del Bitonto mano nella mano del papà e seguiva ammirato le gesta di Michele D’Acciò, finché, crescendo, non gli è diventato compagno di squadra. Esattamente come è successo a lui e a Nico.
Questa è la storia del Bitonto, una invincibile catena d’anime, prima che di calciatori, che non finirà mai…