Lo sport non è mai
una scienza esatta. L’imprevedibilità può cambiare tutto in un istante. Se poi
si getta il cuore oltre l’ostacolo, si ricorre alla tenacia, alla grinta di chi
crede che nulla sia impossibile o irraggiungibile, se si gioca con gli occhi della
tigre e con la fame di chi non ha nulla da perdere, allora ecco che lo sport
può regalare un tourbillon di emozioni fortissime e momenti memorabili. Soprattutto
quando i protagonisti sono degli impavidi atleti che – a discapito di
pronostici frettolosi e nonostante lo scetticismo generale – stanno onorando
più che degnamente la maglia della loro città e stanno compiendo un’autentica
impresa sportiva.
Per spiegare il
perché di queste parole basta raccontare quanto successo negli ultimi secondi
del match di calcio a 5 tra Città di
Bitonto e Pellegrino Sport Altamura.
Al Circolo Tennis, in un martedì sera di inizio marzo, c’è da un lato un gruppo
di indomiti calciatori, partiti senza clamori ma sempre più sorprendenti.
Dall’altro un club di grandissima tradizione, una corazzata allestita per
vincere il campionato. Bene, dopo un dominio bitontino (avanti 4-1), gli
altamurani rimontano fino al 4-4 al 60’, non senza qualche piccola distrazione
arbitrale che li avvantaggia. Gli ospiti sono costretti al successo per continuare
la loro corsa verso la Serie C1. È un assalto murgiano, i neroverdi bitontini
sono alle corde, il portiere Latilla compie un altro intervento prodigioso. Che
è preludio all’apoteosi. Mancano pochissimi secondi al termine dei tre minuti
di recupero, la beffa – come quella di Putignano di appena tre giorni prima –
ormai pare nuovamente materializzarsi, così come sembra chiudersi
definitivamente il sogno playoff per i neroverdi padroni di casa. C’è un’ultima
disperata ripartenza, c’è Lovascio sulla sinistra, palla al centro, irrompe in
spaccata, con le ultime forze in corpo, capitan Valerio. Tocco ad anticipare
l’uscita del portiere ospite, fino a quel momento monumentale. Palla che passa
sotto il ventre di quest’ultimo, e lemme lemme rotola verso la porta. Sono
attimi interminabili, ma gli istanti successivi sono di gioia irrefrenabile,
con un’esultanza unica, dimostrazione della solidità di un gruppo che non muore
mai. Un unico mucchio, un unico cuore che pulsa, l’orgoglio di aver sfoderato
l’ennesima grande prestazione, la convinzione di aver battuto ancora una volta
un grande avversario. Perché questo è un manipolo di giocatori che ha deciso di
non porsi limiti. E di continuare a sognare un traguardo, quello dei playoff,
impensabile appena un anno fa. Sono queste storie che rendono lo sport
bellissimo.
La
partita. Turno infrasettimanale del Campionato di
Serie C2 – girone B di calcio a 5. Al Circolo Tennis, per la 20^ giornata, il Città di Bitonto futsal maschile ospita
la Pellegrino Sport Altamura, quarta
forza del campionato. Per i ragazzi di mister
Cozzella, sesti in classifica, è l’ultima occasione per continuare a
coltivare il sogno dei playoff, ma è soprattutto il match ideale per un
riscatto dopo la clamorosa beffa di sabato scorso a Putignano. E poi c’è la
voglia di cancellare l’onta del 9-1 subito all’andata.
Out per
indisponibilità Rubini e Santoruvo, squalificato Orlino, il tecnico bitontino
lancia Latilla tra i pali, De Ruvo basso in difesa, capitan Valerio e Bonasia esterni, Lovasciopivot. Dalla panchina Chiapparino, Rosati, Maffei, Verriello, Caldarola, Kouman e Mastropasqua.
Match sin da subito
tirato, con occasioni da ambo le parti. Il Città di Bitonto sfrutta la buona
organizzazione difensiva ed il campo, reso scivoloso dalla pioggia caduta nel
pomeriggio. I bitontini vengono trascinati da Lovascio, che avvia un duello a
distanza col portiere ospite Sardone, che salva in ben tre circostanze sul
pivot di casa. Si fa pericoloso anche Bonasia, in due circostanze davvero
ghiotte, mentre gli ospiti, in affanno e sorpresi dalla vivacità bitontina, si
fanno vedere soltanto con un’occasione per Pestrichella.
L’USD pressa in
maniera forsennata e manda in tilt la retroguardia ospite, soprattutto
Montemurno. Si arriva a poco oltre il quarto d’ora di gioco con gli altamurani
al limite del bonus falli. Che potrebbe essere toccato quando Rosati, di tacco,
a pochi passi dallo specchio, trova il nettissimo fallo di mani da terra di un
avversario sulla linea di porta. Rigore sacrosanto ed espulsione, ma l’arbitro
barlettano Di Ruvo inspiegabilmente lascia continuare, tra le veementi e
giustificate proteste bitontine. Al 20’ arriva il sesto fallo ma Lovascio
spreca il tiro libero, con Sardone che respinge di piede. Dal possibile
vantaggio al gol altamurano in pochi secondi: Pestrichella da terra, al limite,
allarga per l’accorrente Montemurnosulla destra, conclusione di prima intenzione tra palo e Latilla e rete dello 0-1.
Il Città di
Bitonto, ferito, riparte all’assalto. E trova subito il pari: 24’, Valerio recupera palla al limite dell’area di rigore ospite a Montemurno,
sempre in grandissima difficoltà, rasoterra angolato e Sardone battuto. 1-1.
Latilla risponde
presente su Falcicchio, Pestrichella e Tancredi, mentre Sardone dall’altro lato
sbarra la strada due volte a Bonasia, una spina nel fianco dei murgiani. Al 30’, a pochi scampoli dalla fine del
primo tempo, il ribaltone: rapida azione di contropiede, Bonasia dal fondo,
lato destro, serve al centro Lovascio,
che salta Sardone e deposita in rete. 2-1neroverde al riposo.
La ripresa è una
autentica battaglia sportiva. Sardone continua a fare miracoli e prodezze
(clamorosa la parata su un ottimo Caldarola, attento e propositivo). Al 40’ arriva il tris, con una strepitosa
giocata di Verriello: prende palla
nella sua metà campo, sulla sinistra, parte in velocità, volando e lasciando
sul posto la retroguardia avversaria, taglia tutto il terreno di gioco ed
infila Sardone con un rasoterra sul primo palo. Applausi per il 3-1.
I bitontini non si
fermano e si esaltano: 44’, Maffei
recupera palla a centrocampo, se ne va sulla destra, servizio al centro dove
irrompe Verriello, tocco al volo
ravvicinato e 4-1.
Tripudio al Circolo
Tennis, ma la partita è ancora lunga. E lo dimostra la reazione rabbiosa degli
ospiti: diagonale di Pestrichella dalla destra, Latilla è incerto nella
respinta e Falcicchio appoggia
comodamente in rete. 4-2.
Il Pellegrino Sport
si aggrappa a Pestrichella: palo da
calcio di punizione, due volte impegna severamente Latilla. Ma al 56’ il portiere bitontino nulla può proprio
sulla giocata dell’atleta ospite, che fa perno su De Ruvo e con una girata
trova il 4-3.
Il finale è quasi
drammatico, adatto solo per cuori forti. Al Circolo Tennis riaffiorano vecchi
fantasmi. La beffa di Putignano è ancora fresca e al 60’ sembra davvero materializzarsi. Complice però l’ennesima topica
dell’arbitro Di Ruvo, che invece di fischiare un fallo a favore dei bitontini
nella metà campo avversaria, lascia continuare inspiegabilmente: e sul
rapidissimo capovolgimento di fronte, tiro dalla distanza con la palla che
incoccia il corpo di Valerio, tra spalla e braccio. Per l’arbitro è rigore, al
Circolo Tennis è bufera: dal dischetto Pestrichellafa 4-4.
Gli ultimi tre
minuti di recupero è storia già nota. Saltano schemi, equilibri, è uno scontro
frontale. Il Città di Bitonto è stremato ma vince perché ha più cuore: Latilla
salva ancora sull’ennesimo assalto ospite, ripartenza Lovascio, trova Valerio
ed è rete. È il 5-4 che regala
un’altra notte magica al gruppo di mister Vito Cozzella. La notte di un
monumentale Chiapparino, della freschezza di Verriello e Caldarola, degli
indomiti Valerio e Lovascio, del coraggio di tutti. È la decima vittoria
stagionale, la settima casalinga, Circolo Tennis sempre più fortino in una
stagione incredibile, se si pensa che questo gruppo era partito senza velleità
di classifica ma con la sola voglia di stupire e migliorarsi. Il sesto posto è
il giusto premio di un lavoro che parte da lontano e di una squadra unita ed
indomita. La classifica recita 31 punti, i playoff sono lontani 5 punti, quando
al termine della stagione mancano sei giornate. Sei finali, la prima sabato ad
Adelfia contro il Velo Club, avversario ostico, da affrontare con lo stesso
orgoglio e lo stesso cuore. Per non far tramontare un obiettivo sì difficile ma
non impossibile. Soprattutto quando si ha l’indole di non morire mai. Comunque
vada, sarà un successo…
La
voce dagli spogliatoi. Nelle parole di mister Vito Cozzella
l’orgoglio di guidare una ciurma in grado di regalare emozioni inesauribili. «È l’ennesima grande risposta dei miei
ragazzi, in grado di rialzarsi subito dopo le batoste. Una grandissima
prestazione contro una squadra allestita per vincere questo campionato. Non
posso che essere fiero della mia squadra, mi fanno arrabbiare ma dinanzi ad un
cuore così non posso che inchinarmi ed applaudirli. Continuo a non guardare la
classifica, non l’ho fatto e non lo farò mai, il nostro obiettivo era, è e
resterà sempre quello di continuare a stupire e ad essere la squadra
rompiscatole del campionato. Ci stiamo togliendo delle soddisfazioni,
continuando così ce ne toglieremo altre da qui fino alla fine. Se dovessero
arrivare i playoff ben vengano, sarebbe soprattutto una grandissima
soddisfazione personale di tutti noi, ma dovrebbe inorgoglire tutti già la
stagione che stiamo portando avanti. Segno che qui a Bitonto si può costruire
qualcosa di importante».