Polisportiva Five Bitonto-Ostuni, big match del 28esimo turno di Campionato, è una di quelle partite che sarebbe piaciuta tantissimo a una grande della letteratura come Oriana Fallaci. Perché è stato il classico pomeriggio della rabbia e dell’orgoglio. Entrambe neroverdi. La rabbia è quella post sconfitta bruciante contro il San Ferdinando nel turno precedente e per una settimana non certamente tra le più semplici dell’anno. L’orgoglio è perché da queste parti si continua a essere più forti di tutto, e uomini prima che calciatori. E a essere lì, sempre lì, in piena corsa per un qualcosa che fino a tre mesi era peccato capitale soltanto pensarlo.
La conseguenza, allora, è un secondo sabato di marzo tutto champagne e bollicine. E di una legge, quella del “Paolo Borsellino” che con conosce varianti. E non ha lasciato scampo neanche ai fortissimi brindisini, vicecapolisti della C1, e per di più la compagine che ha perso meno di tutti e con la miglior difesa del torneo. E che tornano a casa con un ko molto pesante: 9-2.
In realtà, non si dovrebbe aggiungere altro, perché il tutto sta nei numeri. E anche perché non si fa fatica a capire come ieri il Bitonto sia stato più forte degli avversari in ogni dove. Voglia di vincere, comando delle operazioni di gioco, ogni singolo giocatore sceso in campo, sacrificio, preparazione della partita, e chi più ne ha più ne metta. Dal fischio finale fino a quello del game over. In un pomeriggio davvero di tanta, tanta goduria e ordalia, in cui l’Ostuni ci ha capito davvero ben poco.
Il timbro ai tre punti è arrivato già nel primo tempo, chiuso 4-1. Ad aprire il festival è stato Michele De Liso, capace di mettere la ciliegina su una azione di contropiede da spiegare e rispiegare alle lavagnette. A raddoppiare ci ha pensato Gigi Palermo, al primo centro con la casacca neroverde, e quindi Sergio Decillis –su tiro libero, e ne sbaglia pure un altro – e Alessio Barile. Per i gialloblu di Vito Basile il guizzo è di Fiorentino. E in mezzo c’è da segnalare una valanga di altre reti divorate, soprattutto bitontine, ma anche belle parate di capitan Antonio Camporeale.
Nella ripresa tanto tuonò che non piovve, nel senso che la pioggia arriva, ma fa rima sempre con le reti dei padroni di casa, che entrano nella retroguardia avversaria davvero simile a un whisky di seconda mano nonostante il curriculum invidiabile. E il tentare il tutto per tutto con il quinto uomo di movimento.
Il 5-1 è di Decillis, il sesto goal di De Liso, il settimo di Luigi Giancola, l’ottavo ancora di Decillis, il nono sempre di Giancola, mentre è Salamida a rendere un po’ meno amara la sconfitta stagionale più pesante per la vicecapolista.
I numeri, allora. Sono 16 le vittorie in Campionato. Dodici su 14 partite quelle in casa, dove hanno perso tutte le grandi della C1: Editalia, Futsal, Just Mola, Trulli e Grotte, Ostuni. Nove vittorie su 12 gare nel solo girone di ritorno.
Quarto posto in Classifica, e 50 punti tondi tondi. Quota record per quel genio della panchina che si chiama Danilo Danisi. E ancora tre gare per dare libidine a questo traguardo.
Sabato è la prima. Giornata numero 29. Al “Paolo Borsellino” arriverà un Real Castellaneta in zona pericolo.