È da oggi disponibile online (http://bit.ly/13C8Zx9) in versione flipping book (pdf sfogliabile) “Bitonto. Una città più VIVA”, la rassegna stampa, che racconta i primi due anni dell’Amministrazione Abbaticchio attraverso le parole e le immagini della stampa online.
Si tratta di un esperimento di rendiconto alla città, affidato al racconto che quotidianamente i portali informativi bitontini, ma non solo loro, fanno delle attività che l’Amministrazione realizza.
Il periodo di riferimento degli articoli inseriti in rassegna va da maggio 2012 a settembre 2014. Ovviamente, per economia di spazio, non c’è tutto quello che è stato pubblicato, ma la scelta è stata affidata – come si legge nella nota introduttiva del sindaco Michele Abbaticchio – alla casualità di alcune parole chiave digitate nei principali motori di ricerca sul web, che “richiamano risultati più faticosi ed evidenti alla nostra amministrazione e alla vita lavorativa di tutti i giorni”.
Gli articoli sono stati classificati e raggruppati in 11 capitoli:
- Mille emergenze al nostro arrivo
- Una città che chiede legalità
- Una città più…giovane
- Una città più…vicina alle famiglie e alle “periferie”
- Una città più…tecnologica
- Una città con più…cultura, turismo e tradizioni
- Una città con più… eventi per lo sviluppo socioeconomico
- Una città che valorizza i suoi prodotti
- Una città più…sostenibile
- Una città con più…ruoli sovra comunali
- Una città più…partecipata
Per ogni articolo raccolto è riportato il riferimento agli obiettivi strategici delle Linee programmatiche di mandato 2012-2017, ovvero ai singoli punti del Programma di governo.
Infatti, la lettura della rassegna, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, offre l’occasione a tutti i cittadini di rendersi conto di quanto è stato realizzato rispetto agli impegni assunti in campagna elettorale e con l’insediamento alla guida della città, non risparmiando, per utilizzare le parole di Abbaticchio,“quelle critiche che, nelle difficoltà quotidiane, ci aiutano a non mollare la presa di una macchina comunale sempre più ridotta nei ranghi dalle leggi e dal difficile momento socio-economico che l’Italia sta vivendo”.