Bitonto ha aderito, insieme ad altre cinque città pugliesi e Matera, alla corale iniziativa lanciata da Amnesty International, che ha chiesto di illuminare di giallo un monumento o una fontana per invocare la liberazione di Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna, oggetto di detenzione preventiva, esattamente da un anno, in una prigione in Egitto per il suo lavoro in favore dei diritti umani e le sue opinioni politiche espresse sui social media.
Amnesty International chiede da tempo il rilascio immediato ed incondizionato di Patrick Zaky e di aprire un’indagine indipendente sulla tortura subita. Richiede, inoltre, che siano garantiti urgentemente la protezione del giovane ricercatore e il suo diritto ad incontrare gli avvocati e i familiari e a ricevere cure mediche.
A queste richieste ha dato simbolica voce l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Bitonto, che nella serata di domenica 7 febbraio ha illuminato di giallo la facciata di Palazzo Gentile, sede del Municipio.
Analoghe iniziative si sono svolte a Bari, Bisceglie, Foggia, Lecce, Matera e Molfetta.
Nel messaggio di ringraziamento indirizzato ai sindaci delle città che hanno aderito alla campagna per la liberazione di Patrick Zaky, il responsabile Amnesty per Puglia e Matera, Domi Bufi, ha sottolineato il valore di un convinto e largo sostegno all’iniziativa lanciata per continuare a “tenere alta l’attenzione dei media, per fare pressione sulle istituzioni egiziane e per non abbassare la guardia nei riguardi delle persone detenute esclusivamente per la difesa dei diritti umani”.
Aver risposto all’appello di Amnesty International, illuminando di giallo uno dei monumenti simbolo della città rappresenta per il sindaco Michele Abbaticchio “un piccolo omaggio alla libertà, una conquista troppo lontana nonostante il sangue già versato in nome della stessa. Bitonto ama la democrazia e ama i giovani pensieri di tutto il Mondo”.