Un altro momento religioso solenne per la Fondazione “Giovanni XIII” di Bitonto. L’arcivescovo di Bari-Bitonto, Giuseppe Satriano ha benedetto la statua di Sant’Anna recuperata e restaurata dopo mesi di lavori dal personale dell’ente, che è stata posizionata nella cappella della Fondazione.
Una storia suggestiva che parte da molto lontano. Un primo nucleo di tre suore della Congregazione Figlie di Sant’Anna, che aveva la sede generalizia a Piacenza, arriva a Bitonto nell’ottobre del 1882 assumendo la direzione dell’allora Ricovero di Mendicità “Principe Umberto”, sorto nel 1868, ora Fondazione “Giovanni XXIII”, sotto la presidenza del teologo Gaetano Valente. Le suore hanno operato nell’ente fino a giugno del 1995 per ben 113 anni, donandosi al servizio degli ospiti della Casa con amorevole dedizione e spirito di fratellanza. Sopratutto nei primi decenni, le religiose hanno assolto a tutti i compiti di assistenza e cura lasciando una segno indelebile, per poi essere progressivamente affiancate da personale laico.
La sacra immagine di Sant’Anna, di scuola napoletana, fu realizzata da Michele Guerra nel 1895 e probabilmente venne donata alle suore da benefattori locali. Recentemente restaurata, la Sacra immagine è ora venerata nella cappella della Fondazione.
Monsignor Satriano ha inoltre celebrato la Santa messa, in memoria di San Giovanni XXIII, il Papa Buono che viene ricordato ogni anno l’11 ottobre, per rievocare quella data molto significativa del 1962 quando aprì i lavori del Concilio Vaticano II da lui fortemente voluto.
Durante la celebrazione, a cui hanno assistito il presidente della Fondazione, Giovanni Procacci, i componenti del consiglio di amministrazione, il sindaco Francesco Ricci, educatrici e operatori insieme agli ospiti e ai loro familiari, monsignor Satriano ha avuto un pensiero commosso per l’indimenticato professor Domenico Saracino, per don Alberto Battaglia esempio di spiritualità e fraternità venuto a mancare l’11 gennaio 2024 all’età di 102 anni, e per Vito Procacci direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari scomparso prematuramente il 21 agosto scorso, che si è sempre distinto per la sua grande umanità e l’abnegazione professionale.