La Basilica Pontificia dei SS. Medici è Sede Giubilare, quest’anno c’è stata una grandissima affluenza di fedeli nel partecipare durante tutta la giornata alle Messe, e in particolar modo alla Santa Messa presieduta da mons. Domenico Padovano vescovo emerito della diocesi di Conversano – Monopoli assistito da don Vito Piccinonna rettore della Basilica dei SS. Medici, don Gianni Giusto parroco della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, don Antonio Stizzi e don Francesco Spierto vicari parrocchiali, don Oronzo Pascazio e il seminarista Ezio Sgobio.
Quest’anno in occasione del Giubileo, al termine della solenne liturgia don Vito Piccinonna ha introdotto una particolarità devozionale molto cara ai devoti: il celeberrimo rito greco-bizantino del bacio alle sacre reliquie dei SS. Medici officiato dai sacerdoti. Hanno partecipato con gioia i fedeli con un atto di devozione in atteggiamento orante. Il rettore ha affermato: “Il bacio alle sacre reliquie dei SS. Medici non è solo un rito di devozione, ma è un evento di grazia per noi cristiani”.
Le sacre reliquie vennero donate alla diocesi di Bitonto nel 1549 da Papa Paolo III, già vescovo della diocesi di Bitonto col nome di mons. Alessandro Farnese. L’artistico reliquiario fu donato nel 1877 dalla nobile famiglia bitontina Rogadeo, in seguito alla guarigione del cavaliere Girolamo Rogadeo da una grave polmonite, per intercessione dei SS. Medici e il reliquiario venne collocato nella cripta della Cattedrale. Successivamente per la benevola concessione del Capitolo Cattedrale, dietro interessamento del vescovo mons. Aurelio Marena, nel 1963 il reliquiario venne collocato nella nicchia in cristallo preparata sotto l’altare maggiore della Basilica dei SS. Medici, per la venerazione da parte dei cristiani cattolici e ortodossi.
Una nota di rilievo storica che ha veramente del prodigioso dalle reliquie avvenuto la sera del 24 settembre 1983 nella Basilica dei SS. Medici di Bitonto riportata dal teologo prof. Giuseppe Cannito così come risulta dai Registri degli Atti della Curia Vescovile, dall’Archivio Storico della Basilica dei SS. Medici e dalle pubblicazioni dei pregevoli volumi. Alcuni Padri Domenicani della Basilica di San Nicola di Bari membri della commissione ecumenica per l’unione dei cristiani, predicarono la Solenne Novena in preparazione alla festa liturgica dei SS. Medici. In questa occasione erano presenti due sacerdoti ortodossi: Padre Dorotheos proveniente dal monastero di San Nicola di Andros in Grecia, e Padre Marcos parroco della Chiesa Russa di Bari. Avendo saputo delle reliquie insigni dei due Santi Cosma e Damiano, custodite nella nicchia in cristalli sotto l’altare maggiore, espressero il desiderio di poterle venerare. Il rettore mons. Domenico Vacca prelevò il reliquiario, lo portò in sacrestia e lo collocò sul piano della scrivania. I due sacerdoti ortodossi, secondo il loro rito greco-ortodosso, fecero le prescritte riverenze ed elevarono i loro canti, poi baciarono le sacre reliquie, alla presenza di molti fedeli cattolici e ortodossi. All’improvviso dal reliquiario si sprigionò un insolito e inatteso profumo, che durò a lungo e con una intensità crescente. Il rettore quasi incredulo si avvicinò al reliquiario e si accorse che proprio da quelle ossa si sprigionava il delicato e penetrante odore. Le ondate di profumo si fecero sempre più intense in tutta la Basilica. Tutti chiesero di mettere per iscritto quanto era accaduto, per consegnare alla storia questo evento straordinario operato dai gloriosi SS. Medici, e la notizia dello straordinario evento prodigioso si diffuse rapidamente in tutta la città di Bitonto.
Da quest’anno don Vito Piccinonna ha introdotto una particolarità devozionale nel giorno 26 di ogni mese, che ricorrere il la festa liturgica dei SS. Medici, dopo la celebrazione della Messa sarà officiato il rito del bacio alle sacre reliquie dei SS. Medici da parte dei malati, dai pellegrini e dai fedeli.