Addio, da giugno, alla raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti a Cassano, Santeramo e Grumo. E pure a Mesagne, ma da ottobre.
E per il Piano di risanamento c’è ancora da attendere un po’. Così come per altri aspetti economici ad esso legati.
Sono le pillole dell’ultima assemblea dei soci dell’Azienda servizi vari, celebratasi qualche giorno fa, e che all’ordine del giorno presentava ben 11 punti tra questioni “lavorative”, economiche e finanziarie, tra le quali anche la presentazione del famigerato Piano finanziario, diventato fondamentale e cruciale per un’azienda in difficoltà da più di qualche anno.
Via dall’AroBa4. E pure da Mesagne. Il Comune, in pratica, ha dato il disco verde alla volontà aziendale di farla finita con il servizio di raccolta espletato in alcuni Comuni dell’AroBa4, come Cassano, Santeramo in Colle e Grumo, che l’Asv stava portando avanti con un’Associazione temporanea d’impresa (Ati) con la Teknoservice (mandataria del tutto) e la “Raccolio srl”. Dai primissimi giorni di giugno, allora, ci sarà la cessione “del ramo d’azienda proprio alla Teknoservice” (così come si legge dagli atti) “perché – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo – era un appalto in perdita e con alcuni problemi di gestione”.
Discorso simile anche per Mesagne, nel brindisino, dove la partecipata bitontina ha in gestione in servizio in regime di proroga fino a ottobre proprio per volontà della locale amministrazione locale. “Qui il servizio è andato avanti – ha spiegato ancora Incantalupo – soltanto perché l’amministrazione di Mesagne ha rivisto un po’ i costi dell’appalto, ma al termine della proroga il servizio cesserà”. Anche per concentrarsi su Bitonto, fanno sapere subito da Palazzo Gentile.
Piano di risanamento? Ancora da attendere… Per il Piano di risanamento aziendale, invece, c’è ancora da attendere. Il Consiglio di amministrazione lo ha presentato, ma gli uffici comunali hanno chiesto qualche ulteriore chiarimento. Appena arriveranno, sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale.
Per la situazione del socio privato, invece (ha chiesto il recesso delle quote), è ancora tutto in divenire in quanto l’ultima novità è che verrà effettuata una nuova perizia per capire l’effettivo valore dell’Asv. Si tratterà, in realtà, di un aggiornamento di quella già fatta, ferma a dicembre 2017, e portarla ad agosto 2018, il mese in cui la Puglia Multiservizi ha portato la richiesta di recedere dalle proprie quote.