La rispolverata – chiamiamola così – è arrivata domenica sera, l’ultimo giorno di giugno.
Alla Galleria “Girolamo e Rosario De Vanna” si inaugurava una sala tutta dedicata a Francesco Speranza, con tanto di estasi anche per chi e da chi si affaccia e passeggia su via Rogadeo, già dei Mercanti (clicca qui per articolo https://bit.ly/301aOBy). All’improvviso, accade che l’assessore al Marketing territoriale, Rocco Mangini, ha ricordato che l’amministrazione comunale ha intenzione di rendere la biblioteca cittadina la più grande e più bella del tacco d’Italia, ma probabilmente dell’intero Mezzogiorno.
Come? Compiendo un altro gesto di grande vicinanza alla famiglia del mecenate nostrano. Comprando l’immenso fondo librario di sua proprietà. Si tratta di circa 50mila volumi che raccontano la storia dell’arte nei suoi meandri e aspetti più profondi, talvolta anche poco conosciuti, e che, una volta acquistati, finirebbero al secondo piano della nostra biblioteca.
L’idea, come abbiamo già detto, non nasce domenica, ma è balzata alla testa degli inquilini di Palazzo Gentile più di un anno e mezzo fa (leggi qui, infatti, https://bit.ly/2NnqDB1).
“Tutto è nato – ricorda Mangini – durante una chiacchierata di qualche tempo fa, e poi si è messo in moto quello che serve. Ora stiamo attendendo la perizia sul costo effettivo dei volumi (una prima, parziale idea è di un costo di 300mila euro, ndr) che dovrebbe arrivare a settembre”.
La volontà è quella di concretizzare l’acquisto entro la fine del 2020.
Il passaggio successivo, poi, sarà quello di catalogarli ed eseguire tutte le operazioni che vanno fatte in questi casi.
I tempi non saranno brevi, ma vista l’importanza dell’operazione, per una volta attendere non sarebbe reato.