Il massimo consesso comunale, riunitosi giovedì, oltre ad aver aggiornato la composizione delle commissioni, ha anche approvato un nuovo regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare cittadino, sostituendo quello precedente, risalente al 1° marzo 1996, approvato dall’assise di allora con delibera numero 40.
«Il provvedimento prevede il nuovo regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare che va ad abrogare il vecchio regolamento» spiega l’assessore Marina Salierno, sottolineando come il nuovo documento si adegui alle nuove normative sulla valorizzazione delle realtà associative, per offrire servizi alla collettività, e sulla razionalizzazione dell’uso del patrimonio immobiliare: «Il nuovo regolamento presuppone l’inclusione di nuovi punti. Innanzitutto, la distinzione tra le diverse tipologie di beni: beni disponibili, beni demaniali e indisponibili. Il nuovo regolamento prevede nuove disposizioni sulle concessioni di questi beni, che possono avvenire per una durata di 9 anni, rinnovabili fino ad un massimo di 50 anni, solo se al concessionario vengano accollati i costi di investimento sulla valorizzazione e sul recupero dell’immobile. La concessione, comunque, può essere rinnovata una sola volta, per lo stesso termine di durata. Per quanto riguarda, invece, l’assegnazione, avviene tramite avviso pubblico, che deve contenere i requisiti e i criteri per l’assegnazione di questi beni. La decadenza della concessione può avvenire in seguito a mancanza di pagamento del canone, anche per due mensilità, ma anche per il mancato rispetto del divieto di sublocazione di questi immobili. Possono essere concessi in comodato d’uso gratuito, solo per finalità sociali, sia alle associazioni, sia ai consorzi, sia alle parrocchie, che svolgono attività sociali all’interno del territorio comunale. Il corrispettivo del canone di locazione può esser stimato sia dall’Ufficio Tecnico del Comune, sia affidato all’Agenzia delle Entrate o da professionisti esterni. Per quel che riguarda i beni confiscati alla criminalità organizzata, che fanno parte del patrimonio immobiliare del comune, anche questi sono destinati ad associazioni, consorzi e a tutte le realtà che svolgono attività sociali utili alla collettività nel territorio di Bitonto».