“L’unico vero impegno che posso prendere? Quello di coinvolgere i partiti e i gruppi consiliari. Non è possibile fare il dividi et impera come è stato fatto per cinque anni”.
Emanuele Sannicandro, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, è tornato ancora a sviluppare una idea tanto cara: dalle sue parti (Partito democratico, Partito socialista, Laboratorio, Sinistra italiana, Governare il futuro, Insieme per la città), non ci sarà un uomo solo al comando, e le decisioni importanti non si prenderanno nelle segrete stanze di partito o in quelle personali.
L’occasione è stata ieri sera un incontro organizzato per parlare di fondi europei e per la presentazione della candidatura al Consiglio comunale di Leonardo Piglionica e Antonella Vaccaro (“ci candidiamo per una Bitonto che può e deve migliorare”, hanno detto i due giovani esponenti piddini).
“Una volta arrivati a Palazzo Gentile – ha spiegato Sannicandro – saremo un po’ meno social e più sociali senza avere vergogna di affrontare la gente”.
Quindi le punzecchiature al sindaco Michele Abbaticchio: “Gli incentivi e le riduzioni per la raccolta differenziata devono essere reali ed effettivamente mantenute, le Consulte e i Comitati di quartiere sono stati abbandonati.
L’articolo 29 della legge n°81 del 1993 dice chiaramente che il sindaco non può mettersi le medaglie al collo nell’ultimo mese di mandato o fare campagna elettorale con inaugurazioni e tagli del nastro. Ma Abbaticchio, che dice di essere il sindaco della legalità, fa il contrario di quello che dovrebbe fare”.
Quindi la stoccata finale: “Dall’altra parte devono smetterla di provocarci, altrimenti denunceremo agli organi competenti”.