Il centro storico di Bitonto, come sappiamo, nasconde
tesori di inestimabile bellezza. Tesori di cui spesso, passeggiando
frettolosamente per le strade, si ignora il valore. Uno di questi tesori è il
monastero di Santa Maria delle Vergini, situato a pochi passi dall’antica Porta
Robustina, uno degli ingressi nella città antica, e dalla Cattedrale.
Ne parla anche il sito www.vaticano.com, sito di promozione
turistica specializzato nel divulgare la conoscenza dei più bei santuari disseminati
in tutta Italia.
«Vi portiamo nel centro storico di Bitonto, per farvi
conoscere il monastero di Santa Maria delle Vergini: autentica meraviglia
dell’arte romanica. In questo santuario, si venera l’icona bizantina della
Madonna dell’Arco» è l’invito fatto dal sito, che spiega: «Tutto il complesso
comprende alcuni ambienti risalenti al 1200. La chiesa è un originale gioiello
di stile barocco settecentesco. Si sviluppa in una sola navata, volte a cupola
e pavimento marmoreo, i decori sono in stucchi ottocenteschi».
La struttura è stata, secoli fa, anche utilizzata come
ospedale e dal 1525 è abitata dalle monache Benedettine Cassinesi, come ricorda
la pagina del sito ad esso dedicata: «Il
loro insediamento, in quello che sarebbe diventato il monastero Santa Maria
delle Vergini di Bitonto, avvenne quando quattro monache del monastero di Santa
Scolastica di Bari, portando con se l’icona bizantina della Madonna dell’Arco,
decisero di iniziare qui la vita monastica. Le ricerche storiche attribuite al
monastero che accompagnarono questa comunità sono piuttosto complesse. Oggi la
comunità è composta da nove religiose che vivono seguendo la Regola di San
Benedetto, testimoniando il Vangelo con semplicità e con fede nella carità
fraterna. La Congregazione Cassinese è una delle congregazioni monastiche di
diritto pontificio che costituiscono l’Ordine di San Benedetto. Nacque dalla
riforma introdotta dall’abate Ludovico Barbo nell’abbazia di Santa Giustina in
Padova e ha assunto il nome di “Cassinese” nel 1504, con l’ingresso
dell’abbazia di Montecassino nella congregazione».
In particolare il sito consiglia di ammirare l’altare
centrale e gli altari laterali, gioielli dell’arte napoletana del 1700.