“Vogliamo capire meglio quali sono gli obiettivi da porci, per favorire un’agricoltura che funga da punto d’incontro tra la valorizzazione del territorio ed il recupero di soggetti deboli e svantaggiati”.
Con questo obiettivo, enunciato da Nicola Mercurio, presidente del Gal Fior d’Olivi, la società consortile ha incontrato, sabato scorso, psicologi, assistenti sociali e rappresentanti del mondo del terzo settore e del volontariato, per confrontarsi sul tema e dare testimonianza delle buone prassi consolidate.
L’incontro si è tenuto nella sede del centro diurno “Gocce di memoria – Anthropos”, un immobile confiscato alla mafia e riutilizzato per scopi sociali.
“Vogliamo mantenere la collaborazione con queste realtà – ha riferito Mercurio – Ma al di là del finanziamento, noi vogliamo seguire un percorso comune con loro. Il Gal può essere un’opportunità non solo in termini di fondi ricevuti, ma in termini di proposte operative”.
Sono intervenuti diversi rappresentanti di realtà che, attraverso l’agricoltura, operano nel sociale: Giuseppe Tulipani, presidente di “Angeli della Vita”, Manlio Epifania, per il progetto Ortocircuito, Daniela Santostasi, per la Masseria dei Monelli, Antonio Mastrorilli, per la Fattoria sociale Terra degli Ulivi e il bitontino Arcangelo Adriani, vicepresidente del consorzio Social Lab.
Ad aprire gli interventi, Mauro Abate, della Cooperativa Anthropos: “La nostra cooperativa nasce con lo scopo di integrare soggetti svantaggiati. Il rapporto con gli enti locali è importante e per fortuna, rispetto a qualche anno fa, la sensibilità degli amministratori è aumentata. La collaborazione con il Gal ci assicura grandi vantaggi”.
Lodi all’operato del Gal Fior d’Olivi sono arrivate anche da Adriani, che ha elogiato il Gruppo di Azione Locale per aver sensibilizzato cittadini e amministratori, “creando il substrato per questo tipo di realtà”.
Il vicepresidente di Social Lab ha, inoltre ricordato la presenza nella Fiera del Levante, conclusasi ieri: “Stiamo cercando di rivolgerci più al privato, in quanto la collaborazione con il pubblico è più rischiosa, a causa dei maggiori tempi di pagamento. Noi riteniamo di contribuire alla crescita del territorio e all’immagine di Bitonto”.
Intervenuti, per portare i propri saluti, anche i sindaci di Giovinazzo e di Bitonto.
“Lavorando insieme potremo trovare tante soluzioni. Finalmente nel Sud intravediamo barlumi di speranza per la rinascita. E in questo il Gal ha un ruolo importante – è stato il pensiero del primo cittadino giovinazzese Tommaso Depalma – Anthropos ha il grande merito di aver trasformato l’handicap, un punto di debolezza, in un punto di forza. Dalle difficoltà possono nascere energie straordinarie”.
Per il sindaco Michele Abbaticchio, intervenuto anche per Avviso Pubblico, è importante creare una rete di comuni per portare avanti buone prassi: “In tal modo Bitonto e la Puglia tutta stanno riscoprendola possibilità di dar lavoro partendo dal proprio territorio, partendo da turismo, cultura ed enogastronomia. Dietro il prodotto tipico, per esempio, c’è la storia di un territorio, che il turista è interessato a conoscere”.
Ma è necessaria, per il sindaco bitontino, la collaborazione tra associazioni e istituzioni, perché “l’amministratore non può essere onnisciente”.