L’edizione 2020 di Biolnovello, la rassegna che premia il miglior olio extravergine d’oliva biologico della nuova stagione, sarà ospitata a Bitonto a dicembre, Coronavirus permettendo. L’annuncio e il conseguente arrivederci sono stati dati dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, durante la diretta Facebook organizzata il 25 maggio dal Premio Biol, marchio registrato dal Consorzio Italiano per il Biologico, per l’annuncio dei verdetti della XXV edizione del concorso internazionale per gli oli di oliva extravergini biologici, che avrebbe dovuto svolgersi a marzo nella Città dell’Olio e che invece ha dovuto ripiegare su una versione “smart”. A causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, infatti, gli organizzatori del Biol Prize 2020, patrocinato da Ministero delle Politiche Agricole, Regione Puglia, Ci.Bi Biolitalia, Comune di Bitonto e, per la prima volta nel 2020, Gruppo Pieralisi, hanno attivato tutte le procedure per consentire alla giuria internazionale di valutare dal proprio domicilio gli oli finalisti e quindi assicurare il normale svolgimento del premio, la più importante manifestazione internazionale dell’intero settore dell’olio extravergine di oliva per numero di partecipanti. I verdetti dell’edizione 2020 del Premio Biol hanno, quindi, decretato il successo per le eccellenze olivicole bio di Puglia, Campania e Lazio. Il pugliese “Mimì coratina” dell’azienda agricola Donato Conserva di Modugno, il campano “Viride Bio”, prodotto da Nicolangelo Marsicani di Morigerati (Salerno), e il laziale “Classico” di Americo Quattrociocchi prodotto ad Alatri (Frosinone), sono risultati, nell’ordine, i migliori assoluti dell’ultima annata tra i 500 oli in gara da 15 Paesi. Il Premio BiolPack(miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e marketing) è andato, invece, alla bottiglia “Bona Furtuna Heritage Blend” dell’azienda italo-americana Bona Furtuna srl. Durante la diretta per la proclamazione dei vincitori il coordinatore del Biol, Nino Paparella, ha sottolineato il crescente interesse a livello mondiale per l’iniziativa. “Nonostante la difficile annata olivicola – ha spiegato Paparella – abbiamo avuto oltre 500 iscritti e un numero cospicuo di new entry, sintomo di una sempre crescente riconoscibilità del premio a livello internazionale. Confermato il grande balzo in avanti dell’agricoltura biologica in grado non solo di garantire la sostenibilità ambientale dell’agricoltura ma anche di assicurare prodotti di elevata qualità per un mercato sempre più vasto di consumatori critici ed attenti”. Sui risultati, il commento del capo panel Alfredo Marasciulo: “Abbiamo avuto oli straordinari, sia nel Mediterraneo sia in Italia, a riprova che chi sa coltivare vince anche sulle avversità climatiche. Ottimo il livello anche dei pugliesi, ‘padroni di casa’, pur in lotta con la Xylella: passione e dedizione del produttore hanno permesso anche in un’annata difficile come questa di ottenere prodotti eccellenti”. Vincitori e premiati con Medaglie saranno pubblicati nella Guida annuale degli oli Biol, consultabile on-line su www.biolprize.it.