La notizia più importante per l’amministrazione targata Michele Abbaticchio è che l’emiciclo, dopo oltre sei ore di discussione a tratti molto animata, ha dato il disco verde al Documento unico di programmazione (Dup) 2019-2021, con tanto di attuazione di quello dell’anno in corso.
Dal Consiglio comunale di ieri, però, c’è da segnalare qualche altro aspetto. Ancora una volta, su un provvedimento chiave, l’opposizione si è divisa al momento del voto, con il Partito democratico (Antonella Vaccaro) che, in linea con il voto di marzo, si è astenuto, diversamente dai suoi “colleghi”.
Il vero protagonista dell’assise è stata, però, la Zona artigianale, oggetto di più interventi da parte della minoranza, e di scontro pesante tra l’ex assessore Michele Daucelli e il sindaco Michele Abbaticchio. Si tratta di questioni non nate ieri, ovviamente, ma che trovano ripercussioni – a quanto pare pesanti – ancora oggi.
Via la determina del 1°giugno. Dopo la questione “Maria Cristina di Savoia” (ne parliamo in un articolo a parte), Cosimo Bonasia (Insieme per la città) ha sferzato subito l’amministrazione comunale sulla zona Pip, quella artigianale per intenderci. Questioni che vanno avanti da 20 anni, purtroppo, come espropri mai eseguiti, indennizzi e contenziosi legali lunghissimi. Il punto, però – ha fatto notare il consigliere – è che l’amministrazione avrebbe avuto un comportamento dissimile per l’area nord della città rispetto alla zona 167. Quindi, la richiesta forte: annullare la delibera di giunta del 1°giugno perché avrebbe evidenti errori da un punto di vista tecnico e giuridico, oltre a ritirare le convocazioni mandate ai diretti interessati.
La lunga maratona del Dup. Il primo a relazione sul Documento unico di programmazione è stato l’assessore al Welfare Gaetano De Palma. Più di qualche perplessità sul documento è stata sollevata da Carmela Rossiello (Forza Italia), che si è concentrata sull’edilizia scolastica, sul servizio doposcuola e sulle politiche scolastiche definite lacunose: «È un libro dei sogni, mentre la città è sporca, non solo per l’inciviltà di alcuni cittadini, ma anche perché i servizi non sempre funzionano. Sull’urbanistica siamo all’anno zero e dei comitati di quartiere, escludendone un paio che sono attivi, si sono perse le tracce. I cimiteri non versano in condizioni perfette, ma anzi ci sono rischi per l’incolumità dei visitatori. Lo stato della città non ha nulla a che vedere con questo libro dei sogni».
Emanuele Sannicandro (Insieme per la città), è tornato sulla necessità di un Centro polivalente per gli anziani, visto che il 12 per cento della popolazione bitontina ha tra i 64 e gli 80 anni (ci sarebbe addirittura da sfruttare un finanziamento per realizzare qualcosa, magari lì dove sarebbe dovuta sorgere la nuova “Anna De Renzio”), mentre, dallo stesso gruppo consiliare Michele Daucelli ha chiesto lumi sul perché il servizio porta a porta in città non sia ancora partito. Domanda a cui ha risposto l’assessore Domenico Incantalupo, riferendo che la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 14 al 30% e che gli uffici stanno studiando un piano per estendere la raccolta porta a porta.
Francesco Scauro (Partito socialista) ha chiesto un dialogo serio sul Piano sociale di zona e lumi sulla emergenza educativa.
Critiche al documento anche dall’ex pentastellato Dino Ciminiello che ha lo ha accusato di schizofrenia: «Si scrive che si vogliono fare determinate cose, ma poi non ci sono neanche le figure competenti per le azioni elencate».
Poche, a detta dei consiglieri di opposizione Scauro e Rossiello, le risposte dell’amministrazione. Sulle domande riguardanti i cimiteri, l’assessore ai Servizi cimiteriali Marianna Legista ha sottolineato, invece, che spera di chiudere entro 15 giorni la questione delle lampade votive. Nel frattempo, si andrà avanti con le lampade a energia solare.
L’assessore allo Sviluppo Rurale Rosa Calò, invece, è intervenuta sulle domande riguardanti il mondo agricolo, riferendo di incontri con i suoi rappresentanti per conoscere meglio le problematiche, tra cui «furti e aggressioni e frantoi che trattano merce rubata», e valutare il da farsi.
Sulle osservazioni avanzate dall’opposizione in merito alla manutenzione stradale, infine, il sindaco, ha risposto sul proprio profilo Facebook: «Dall’ufficio tecnico mi hanno appena comunicato che sono state aggiudicate le gare per il rifacimento di strade urbane, rurali e della zona artigianale. Quasi altro mezzo milione di euro che si aggiunge ai lavori per la realizzazione di diversi passaggi pedonali rialzati in strade ad alta velocità cittadina. La partenza dei lavori indicati è prevista tra la fine del mese di ottobre e quella del mese di novembre. Un lungo lavoro di progetti, reperimento fondi e gare con procedure burocratiche sempre più lunghe sta volgendo finalmente al termine».